Ci pensa Silvio Berlusconi a mettere un punto, convinto, sulle polemiche piovute contro il Centrodestra tanto fuori quanto dentro la coalizione – Carfagna e Cangini su tutti in Forza Italia – per non avere votato sulla commissione anti-odio e anti-razzismo proposta da Liliana Segre. «Devo respingere con forza ogni strumentalizzazione del voto espresso da Forza Italia. La nostra posizione e il mio personale impegno contro l’antisemitismo e a favore di Israele e del mondo ebraico sono una costante in 25 anni di storia politica, e considero profondamente offensivo il solo fatto di mettere in dubbio la nostra coerenza su questa materia», scrive Silvio Berlusconi un lungo post su Facebook che riassume la sua versione sulla bagarre avvenuta ieri sera in Senato. L’elenco della vicinanza in politiche e azioni dei fu Governi di Centrodestra a favore di Israele è lungo, e Berlusconi lo ripercorre passo passo, e non è neanche in discussione la stima e l’affetto per la senatrice Segre: «Le ragioni dell’astensione (che peraltro non poteva avere nessuna conseguenza sul piano pratico) dei nostri senatori non hanno ovviamente nulla a che vedere con tutto questo, tanto è vero che abbiamo votato una nostra mozione – bocciata dalla sinistra – che ribadiva con grande chiarezza questi principi. Da liberali siamo però contrari all’eccesso di legislazione sui reati di opinione e la mozione sottoposta ieri al voto del Senato, sulla quale Forza Italia si è astenuta, prospettava, su richiesta della sinistra, l’istituzione di un nuovo reato di opinione –sovrapponendosi disordinatamente a fattispecie già esistenti – e in più con evidenti margini di ambiguità, mancando, per esempio, qualsiasi riferimento ai rischi dell’espansione del fenomeno del radicalismo islamico». Strigliata finale, senza riferimenti diretti, a Mara Carfagna e a quanti hanno contestato la posizione di Berlusconi troppo “vicina” a Meloni e Salvini: «Mi aspetto che nel Movimento che ho fondato nessuno si permetta di avanzare dei dubbi sul nostro impegno a fianco di Israele e del popolo ebraico, contro l’antisemitismo e ogni forma di razzismo. […] Le discussioni, sempre legittime, si fanno all’interno e non a colpi d’agenzia: se qualcuno vuole invece seguire strade già percorse da altri, ne ha naturalmente la libertà, ma senza danneggiare ulteriormente Forza Italia sollevando dubbi sui nostri valori e sui nostri comportamenti». (agg di Niccolò Magnani)



SEGRE, ANPI VS IL CENTRODESTRA

Nonostante quello che appare più che altro come un ‘contentino’ per chiudere la querelle da parte della leghista Stefania Pucciareli, presidente della Commissione per i Diritti Umani del Senato (arrivata poco dopo la retromarcia pure del partito di Silvio Berlusconi, che ha ribadito il suo impegno contro l’antisemitismo e ha parlato di “strumentalizzazione del voto”), ovvero l’annuncio da parte dell’ex Carroccio dell’intenzione di votare Liliana Segre numero uno di una Commissione antirazzismo ad hoc, le polemiche non si placano. Il teatrino messo in scena dal centrodestra congiunto, da cui solamente poche voci fuori dal coro come quella di Mara Carfagna hanno preso le distanze, che è rimasto seduto dopo essersi peraltro astenuto mentre il resto delle forze parlamentari erano in piedi ad applaudire la quasi 90enne senatrice a vita e superstite della Shoah, è stato stigmatizzato non solo dalla comunità ebraica italiana ma pure dal Vaticano attraverso le parole del Segretario di Stato, Pietro Parolin, e dall’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani). Quest’ultima, in una nota, ha sì espresso apprezzamento per il voto favorevole alla Commissione a Palazzo Madama ma manifestando pure “profonda preoccupazione rispetto all’astensione dei senatori delle forze politiche del centrodestra” definendolo un atteggiamento grave e irresponsabile che finisce per rappresentare a loro dire “un atto di legittimazione degli stessi fenomeni razzisti che la Commissione intende contrastare”. (agg. di R. G. Flore)



CAOS CENTRODESTRA: ORA LA LEGA E’ PRONTA A VOTARLA

La Lega è pronta a votare Liliana Segre come presidente della commissione anti-razzismo: ad annunciarlo è Stefania Pucciarelli, presidente della commissione straordinaria per i diritti umani al Senato. Intervenuta ai microfoni di Repubblica, l’esponente del Carroccio ha chiarito che la scelta del partita di astenersi dal voto non rafforza gli haters, che vanno combattuti nella quotidianità: «Io ricevo parecchi messaggi di odio. La verità è che la maggioranza ha provato a fare una commissione anti Lega». La leghista ha poi aggiunto: «Segre presidente? Non abbiamo alcuna preclusione, anzi. Forse lei è una vera garanzia di equilibrio». Pochi minuti fa è arrivato il commento di Silvio Berlusconi a proposito delle polemiche interne a Forza Italia per la posizione assunta al momento del voto di ieri, il Cavaliere respinge ogni forma di strumentalizzazione: «Da liberali siamo contrari all’eccesso di legislazione sui reati di opinione e la mozione sottoposta ieri al voto del Senato, sulla quale Forza Italia si è astenuta, prospettava, su richiesta della sinistra, l’istituzione di un nuovo reato di opinione –sovrapponendosi disordinatamente a fattispecie già esistenti – e in più con evidenti margini di ambiguità, mancando, per esempio, qualsiasi riferimento ai rischi dell’espansione del fenomeno del radicalismo islamico». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



LILIANA SEGRE, COMMISSIONE ANTI-RAZZISMO: VATICANO VS CDX

Non è solo il mondo della politica ad alzarsi contro il Centrodestra e la sua astensione alla commissione della Senatrice a vita Liliana Segre, ora è anche la Chiesa cattolica con l’intervento del Segretario di Stato Vaticano, Card. Pietro Parolin a dire la sua sulla scena vista ieri sera in Senato. «Mi preoccupa, che su alcune cose, su valori fondamentali dovremmo essere tutti uniti. Ci sono cose su cui dovremmo convergere. Io penso che l’invito sia a riflettere sui valori fondamentali. Ci vogliono basi comuni. Poi naturalmente anche qui c’è il pericolo di politicizzare tutto ciò e dovremmo davvero uscire da questo», spiega il prelato anticipando di fatto la condanna arrivata poi dalla Presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello «La commissione Segre è un grande risultato istituzionale per il nostro Paese, di grande valore. Certo sconcerta un po’ l’astensione di alcune forze politiche, una scelta che riteniamo sbagliata e pericolosa. In questo momento c’è bisogno di unità e non bisogna lasciare adito ad alcuna ambiguità». In Aula ieri la Lega si era “difesa” sulla scelta di non voler votare sulla commissione anti-odio, anti-razzismo e antisemitismo con queste parole del capogruppo Massimiliano Romeo: «Sostenere che l’immigrazione illegale porta nel nostro Paese sicuramente delle difficoltà e che può mettere a repentaglio anche il nostro stile di vita e la nostra civiltà è considerata una forma di odio?». (agg. di Niccolò Magnani)

COMMISSIONE SEGRE, POLEMICHE CONTRO IL CENTRODESTRA

Il senato ha dato il via libera per la mozione proposta dalla senatrice a vita Liliana Segre, per l’istituzione di una commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza. I voti favorevoli sono stati 152, mentre nessuno è stato contrario, e 98 gli astenuti fra le fila del centrodestra. Al termine delle votazioni, come sottolineato dai colleghi di Tgcom24.it, l’assemblea ha tributato una standing ovation alla senatrice a vita. Tutti felici e contenti, tranne numerosi esponenti del centrodestra, e non solo, per la decisione di astenersi. La prima che ha puntato il dito contro i suoi è stata Mara Carfagna, deputata di Forza Italia e vicepresidente della Camera, che ha spiegato: “La mia Forza Italia, la mia casa, non si sarebbe mai astenuta in un voto sull’antisemitismo. Stiamo tradendo i nostri valori e cambiando pelle. Intendo questo – ha proseguito l’ex ministro per le pari opportunità – quando dico che nell’alleanza di centrodestra andiamo a rimorchio senza rivendicare la nostra identità. Se l’unità della coalizione in politica è un valore aggiunto, essa non può compromettere i valori veri, quelli che fanno parte della nostra storia”.

MOZIONE LILIANA SEGRE, FIANO (PD) “ANDATA IN SCENA LA VERGOGNA”

In coda alla Carfagna anche diversi esponenti forzisti, nonché membri dell’opposizione, a cominciare da Emanuele Fiano del Partito Democratico, che ha spiegato come al senato sia “andata in scena la vergogna, inaccettabile, dell’astensione di tutto il centrodestra sulla proposta di Liliana Segre per istituire una commissione sui discorsi d’odio nel web, il comportamento del centro destra rimarrà una macchia indelebile per la nostra storia parlamentare. Su questi temi non sono accettabili pelosi distinguo e manovre politiche di basso conio!”. Coloro che hanno deciso di astenersi si difendono, a cominciare dal senatore dei Fratelli d’Italia, Fazzolari, che ha motivato la sua scelta, e quella del suo partito, con tali parole: “Fratelli d’Italia non ha votato a favore dell’istituzione della commissione perché non è una commissione sull’antisemitismo, come volevano far credere, ma una commissione volta alla censura politica. Purtroppo la mozione Segre è in realtà la mozione Boldrini, perché ricalca fedelmente la commistione ‘Jo Cox’ istituita dall’allora presidente della Camera, con la finalità di creare un gruppo di ‘saggi’ con il potere di censurare chi non rispetta i canoni del politicamente corretto”.