«La scorta a Liliana Segre segno che l’intolleranza è concreta»: così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’inaugurazione dell’Anno accademico del BioCampus di Roma. Il capo dello Stato ha manifestato vicinanza alla senatrice a vita, sottolineando: «Se qualcuno arriva a dire ad una bimba sull’autobus “non ti puoi sedere vicino a me perché hai il colore della pelle differente”, se è necessario a una signora anziana che non ha mai fatto male alcuno ma che il male lo ha subito da bambina come Liliana Segre, significa che questi interrogativi dei bambini – che chiedono solidarietà invece di odio – non sono astratti o retorici ma molto concreti». Nelle ultime ore molti tra politici e personalità del mondo dello spettacolo hanno manifestato solidarietà nei confronti della Segre, queste le parole dell’attore Leonardo Pieraccioni: «Siamo anche noi la “scorta” della Signora Segre. Tutti quelli che hanno fatto incetta dei suoi racconti e se li tengono dentro». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



LILIANA SEGRE SOTTO SCORTA, SALVINI: “MINACCE GRAVISSIME”

Condanna bipartisan nei confronti di coloro che hanno insultato e minacciato Liliana Segre e che hanno indotto ad istituire una scorta per la stessa 89enne senatrice a vita. Sulla vicenda si è espresso anche il leader della Lega, Matteo Salvini, che ha commentato: “Le minacce contro Segre, contro Salvini, contro chiunque sono gravissime – le parole a margine di una manifestazione di Coldiretti a piazza Montecitorio a Roma, riportate dall’Ansa – anche io ne ricevo quotidianamente”. Sulla stessa linea di pensiero la senatrice della Lega, candidata alla presidenza dell’Emilia Romagna, Lucia Bergonzoni, che ha voluto esprimere «solidarietà alla senatrice Liliana Segre e vicinanza dopo i vergognosi messaggi di odio apparsi in rete e le minacce». L’esponente del Carroccio ha aggiunto: «mi farà piacere stringerle la mano in Senato. L’epoca delle contrapposizioni ideologiche deve finire, ancor più se sfocia in violenza, anche verbale. Lasciamoci alle spalle il buio del `900, senza dimenticarne gli orrori». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



LILIANA SEGRE SOTTO SCORTA A CAUSA DELLE MINACCE

Liliana Segre avrà da oggi la scorta. Dopo innumerevoli minacce via web nei confronti della senatrice a vita, con l’aggiunta di uno striscione esporto da Forza Nuova durante un appuntamento pubblico a cui la stessa stava partecipando a Milano, il prefetto Renato Saccone ha deciso di assegnare la tutela alla donna deportata nel campo di concentramento di Auschwitz quando aveva 14 anni. Come riferisce l’edizione online di Repubblica, da oggi la Segre sarà accompagnata da due carabinieri che la seguiranno in ogni suo spostamento. Un nuovo capitolo che si aggiunge alle numerose polemiche sorte dopo l’approvazione del Senato della commissione commissione straordinaria che si occuperà del contrasto all’intolleranza, al razzismo, all’antisemitismo e all’istigazione all’odio e alla violenza, a cui tutto il centro destra si era opposto compatto. La decisione della scorta è stata presa nella giornata di ieri durante il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, e nel contempo la Procura di Milano ha aperto un’inchiesta a seguito delle minacce e degli insulti, al momento contro ignoti.



LILIANA SEGRE SOTTO SCORTA: IL COMMENTO DI FIANO (PD)

Il deputato del Partito Democratico, Emanuele Fiano, ha commentato così la notizia: “A Liliana Segre, una delle ultime sopravvissute italiane alle camere a gas di Auschwitz-Birkenau, oggi lo Stato assegna una scorta perché la deve difendere da nuove minacce. È un terribile segnale, è un mondo che corre all’indietro. Difendere oggi chi ha attraversato l’inferno ieri è un dovere ma è anche una sconfitta”. Così ha invece parlato Simona Malpezzi, sottosegretaria ai rapporti con il Parlamento: “La decisione di mettere sotto tutela la senatrice a vita Lilliana Segre, per le continue minacce che riceve, rende l’idea del pericolo che corrono tutte le persone civili e democratiche nel nostro Paese. C’è un clima sociale e politico pesante in Italia che viene spesso sottovalutato, da oggi non deve essere più possibile tollerare qualsiasi manifestazione o cedimento verso posizioni razziste e fasciste. È un impegno che tutti i gruppi parlamentari devono assumere con chiarezza. Lo dobbiamo a Lilliana Segre, lo dobbiamo alla democrazia che va difesa senza alcuna ambiguità”.