Lilli Carati, l’attrice stroncata dalla malattia nel 2014, è stata un vero sex symbol negli anni ’70. Protagonista di tante commedie all’italiana, conquistò la ribalta piazzandosi al secondo posto a Miss Italia nel 1974. Cominciò un periodo di grande successo per Lilli Carati che, però, nel corso della carriera, dovette fare i conti con gli aspetti negativi della popoarità. L’attrice, infatti, conobbe il declino e fece i conti con il buio della droga. Non trovando più spazio nel mondo della recitazione, tentò anche la strada dei film a luci rosse fino alla rinascita con Luigi Pastore, il regista che l’ha diretta in un thriller che avrebbe dovuto segnare il suo grande ritorno se la malattia non l’avesse portata via. Proprio Luigi Pastore, ai microfoni del Corriere dea Sera, ha tracciato un personale ricordo di Lilli Carati.
Lilli Carati: il ricordo di Luigi Pastore, l’ultimo regista che ha lavorato con lei
Per Luigi Pastore, Lilli Carati è sempre stata una grande diva. Quando un giorno si è ritrovato tra i tanti messaggi Facebook uno dell’attrice, non riusciva a crederci al punto da aver pensato ai tanti profili fake. Poi la teefonata e l’incontro che diede vita alla collaborazione artistica tra l’attrice e il regista. «Accettò di incontrarmi, voleva conoscere il film nei dettagli e capire anche con chi aveva a che fare. L’appuntamento fu in un ristorante fuori Varese dove si presentò da sola, in splendida forma e ancora molto affascinante. Ricordo che sudavo freddo. Feci uno sforzo enorme per mantenere alta la concentrazione e dimostrarmi il più professionale possibile, raccontando scena dopo scena tutto l’intreccio narrativo», racconta il regista al Corriere della Sera. L’attrice accettò di recitare nel film di Luigi Pastore realizzando subito un teaser. Lilli Carati, però, non si sentiva adeguata per quel ruolo essendo rimasta fuori dal giro per diverso tempo. Il regista, però, riuscì a convincerla fino a quando, un giorno, Lilli fece perdere le sue tracce.
Lilli Carati: la malattia e il funerale
Lilli Carati era pronta a tornare, ma la vita le giocò un brutto scherzo. Dopo aver girato il teaser del film il 27 dicembre del 2010, l’attrice, nel gennaio successivo, scoprì di avere una macchia a cervello. «Dopo il teaser lei sparì, non riuscivo più a contattarla. Già sul set mi confidò che soffriva di un fastidioso dolore alla testa. A Natale persi le sue tracce. A metà gennaio arrivò la terribile notizia: le avevano diagnosticato una macchia nel cervello e doveva sottoporsi ad una serie di cure. Mi misi in contatto con la famiglia e chiesi il permesso di andare a trovarla in clinica» – ricorda Luigi Pastore che fu l’unico rappresentante del mondo dello spettacolo al suo funerale – «Dopo il teaser lei sparì, non riuscivo più a contattarla. Già sul set mi confidò che soffriva di un fastidioso dolore alla testa. A Natale persi le sue tracce. A metà gennaio arrivò la terribile notizia: le avevano diagnosticato una macchia nel cervello e doveva sottoporsi ad una serie di cure. Mi misi in contatto con la famiglia e chiesi il permesso di andare a trovarla in clinica». Il regista, infine, sempre al Corriere, ha raccontato di voler realizzare un film per raccontare tutta la storia di Lilli Carati.