Lilli Gruber, ospite oggi di Da noi a ruota libera, su Rai1, ha commentato la fine del vertice G20 e la parole del premier Draghi. “Mi ha colpito il suo pragmatismo e la capacità di comunicare questioni complesse con parole semplici”, ha spiegato. La giornalista ha creduto a quanto detto dal premier in merito al clima, al pagamento delle tasse per le multinazionali e sui vaccini ai paesi più poveri. “C’è tanta altra strade da fare”, ha aggiunto, ribadendo come molto dipenderà anche da noi.



Draghi sarà ancora a palazzo Chigi? “Non lo so”, ha commentato la giornalista. “Siamo ad un punto di svolta nel nostro Paese”, ha aggiunto, ricordando come la pandemia non sia finita ma al tempo stesso abbia cambiato un po’ anche noi rendendoci più sensibili. La Fialdini ha voluto ricordare come ci sia un “prima” e un “dopo” Lilli Gruber. La giornalista è stata molto ispirata da Martha Gellhorn, inviata, della quale ha parlato in maniera molto appassionata al programma di Rai1 ritenendola un grande esempio per le nuove generazioni. E suo marito? “L’ho fatto bene un pochino perché molto riservato, c’era complicità ma non gli ho fatto sconti”, ha aggiunto parlando dell’intervista. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



Lilli Gruber da Francesca Fialdini

Torna su Rai Uno per un giorno, in quella che per molti anni è stata la sua “casa” lavorativa: stiamo parlando di Lilli Gruber, ospite oggi di Francesca Fialdini a “Da noi…a Ruota libera“. Non è da escludere che la giornalista parli della sua malattia. Il riferimento è all’esperienza che nel 2014 la portò a stare per alcuni mesi lontana dal piccolo schermo. Ma qual è la malattia che ha colpito la conduttrice di “Otto e mezzo”? La giornalista non ha dato un vero e proprio nome alla condizione che l’ha interessata, parlando di un non meglio precisato “cedimento fisico, un momento di stanchezza totale“. “Ho tirato troppo la corda – ha detto intervistata qualche tempo fa dal settimanale “Oggi” – e alla fine si è spezzata. Per la mia educazione, sono abituata ad andare avanti con la forza di volontà e ad essere molto disciplinata. Il mio lavoro mi appassiona tanto e capita che esageri. Questa volta mi ha portato qualche giorno in ospedale e poi…a casa“.



Lilli Gruber e la malattia nel 2014: “In famiglia mi hanno coccolato e mia sorella Micki un po’ mi ha sgridato”

Il campanello d’allarme che ha portato Lilli Gruber a ritagliarsi del tempo per sé stessa si è tradotto in un vero e proprio malore. Qualche giorno in ospedale e poi la degenza a casa insieme alla famiglia, tra i vigneti del Sudtirolo. Un’esperienza che Lilli Gruber ha raccontato con piacere: “In famiglia mi hanno coccolato e mia sorella Micki un po’ mi ha sgridato: “Lo sai che non devi esagerare”. Non avevo fatto vacanze per scrivere il libro “Tempesta”, poi è ricominciato “Otto e mezzo”…”.

Come si suol dire, però, non tutto il male viene per nuocere: da quella volta, infatti, Lilli Gruber ha imparato che non c’è niente di più sbagliato di sottovalutare i segnali inviati dal proprio corpo. “Lo dico a tutte le donne che fanno il triplo, quadruplo lavoro: ascoltatevi e delegate un po’ di più, soprattutto ai vostri uomini. Noi abbiamo un dovere nei confronti del nostro corpo, dobbiamo rispettarlo e non pensare che possiamo abusare della nostra forza fisica senza conseguenze“. Ospite di Francesca Fialdini, la Gruber tornerà su quella pagina della sua vita?