Gaffe di Lilli Gruber a “Otto e Mezzo”, trasmissione di La 7 da lei condotta e che nella puntata di giovedì 28 aprile 2022 annoverava tra i suoi ospiti Alexander Rodnyansky, consigliere del presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, e opinionista. L’uomo è intervenuto in collegamento audiovisivo e, tanto nell’anteprima del programma, quanto in sede iniziale di dialogo a distanza con lui, Lilli Gruber lo ha introdotto come uno dei negoziatori ucraini, con Rodnyansky che ha lasciato educatamente che la giornalista concludesse il suo discorso prima di correggerla.



Queste sono state le parole da lui adoperate: “Non faccio parte del team di negoziatori, ma sono nel team del presidente Zelensky, quindi conosco quello che succede ai colloqui. Sono dietro le quinte, ma non sono mai stato al tavolo con i russi”. Una smentita che, almeno inizialmente, ha colto in contropiede Lilli Gruber, la quale ha subito puntualizzato che in un precedente collegamento era stato proprio Rodnyansky a dire di essere tra i negoziatori o comunque nel dietro le quinte delle trattative. Il diretto interessato non ha smentito, ma ha ribadito appunto il suo ruolo defilato e la totale assenza di coinvolgimento nelle dinamiche di colloquio con la Russia di Vladimir Putin.



LILLI GRUBER E LA GAFFE CON RODNYANSKY. LUI: “ABBIAMO CHIESTO ANCHE ARMI NON ITALIANE”

Dopo la correzione a Lilli Gruber, Rodnyansky ha risposto alle domande della conduttrice, incluse quelle sui colloqui tra Mario Draghi e Zelensky (l’articolo relativo all’intervista a Rodnyansky è consultabile cliccando qui): “Non conosco i dettagli sulle armi promesse dall’Italia, ma so cosa abbiamo chiesto: artiglieria, cannoni, armi pesanti. Per esempio voi avete un carro simile al ‘Ghepardo’ tedesco e sarebbe molto utile per noi. Abbiamo chiesto anche armi non italiane che possono servirci per portare la pace in Ucraina”.



E, ancora: “So che in Italia c’è tanta resistenza nel mandarci le armi, ma voglio che capiate una cosa – ha detto Rodnyansky a Lilli Gruber –… Noi stiamo difendendo la pace, inclusa quella italiana e europea. Se l’Ucraina dovesse cadere, la guerra non finirebbe mai”.