Lilli Gruber querelata da Enrico Michetti: le dichiarazioni piuttosto forti della conduttrice non sono passate inosservate al candidato sindaco a Roma del Centrodestra. Tutto è nato dal confronto tra il volto di Otto e mezzo e Carlo Calenda su La7, con la giornalista che ha sentenziato senza mezzi termini: «Il candidato sindaco del Centrodestra, Michetti, viene da un mondo della destra destra destra, forse un po’ neofascista».
Parole, quelle di Lilli Gruber, che hanno trovato la secca replica del leader di Azione: «Trovo estremamente sbagliato bollare la destra come neofascista, è un modo per radicalizzarla. Michetti è stato votato da tantissime persone. Il suo problema non è che sia neofascista, penso sia democristiano». Decisamente più muscolare la presa di posizione di Giorgia Meloni, leader di FdI e primo sponsor dell’amministrativista: «Ma questa vergogna senza pari si può chiamare giornalismo?».
MICHETTI QUERELA LILLI GRUBER: “IMPERDONABILE”
Dopo qualche ora di bufera social, Enrico Michetti ha scelto Facebook per annunciare la querela nei confronti di Lilli Gruber: «Il dovere dei giornalisti dovrebbe essere quello di fare un’informazione corretta e parlare dopo essersi documentati. Non è accaduto ieri sera durante la puntata di “Otto e mezzo” su La 7. Non conosco la signora Gruber ma lei evidentemente non conosce me perché ha detto cose infondate».
Il candidato sindaco a Roma ha poi messo in risalto: «Tutti conoscono la mia storia e sanno bene che quello che è stato detto è falso ed è l’ennesimo tentativo di infangarmi e denigrarmi. Le sue parole, scorrette e superficiali, sono imperdonabili. E annuncio di aver dato mandato ai miei legali di sporgere querela nei confronti della signora Lilli Gruber e La7. Non intendo essere diffamato oltre».
Ma questa vergogna senza pari si può chiamare giornalismo? pic.twitter.com/tCnVUpK6LG
— Giorgia Meloni ?? ن (@GiorgiaMeloni) October 7, 2021