Lilli Gruber, giornalista e conduttrice di “Otto e Mezzo” su La 7, ha parlato sulle colonne del “Corriere della Sera” del vaccino obbligatorio, ipotizzato da Draghi, ritenendolo giusto e possibile, “visto che già oggi esistono dieci vaccini obbligatori. Il vaccino non è una questione ideologica, ma molto pratica di possibilità di ritorno alla normalità per il bene di tutti”. Tuttavia, fra gli ospiti della sua trasmissione, c’è anche Massimo Cacciari, dichiaratamente contrario al Green Pass: una situazione che “non mi imbarazza e non credo che il professor Cacciari sia paragonabile in alcun modo ai no vax. È vero che ha un pensiero critico su questa fase così particolare della nostra vita pubblica e privata. Capisco alcune sue obiezioni, ma non le condivido”.
A proposito di persone contrarie al vaccino anti-Covid: è corretto dare loro voce in televisione e sui giornali? Gruber, su questo, non ha dubbi: “Non credo sia giusto dare rappresentanza e voce a chi propaga fake news. Siamo giornalisti seri per questo: per combattere notizie false che non si basano sui fatti. La critica politica e giornalistica contribuisce alla qualità del nostro dibattito pubblico; la propaganda anti-scientifica avvelena i pozzi”.
LILLI GRUBER: “L’ITALIA È UN PAESE MASCHILISTA, STA CAMBIANDO LENTAMENTE”
Sempre ai colleghi del “Corriere della Sera, Lilli Gruber ha espresso il suo pensiero sul Governo Draghi, evidenziando che sui due dossier principali, economia e vaccini, “i risultati ci sono: era difficile far meglio di così in questa prima fase. Il consenso è dovuto a questo. Certo, essendo sostenuto da quasi tutte le forze politiche, il compito di critica e verifica è demandato ancora di più a noi giornalisti”. Sarà l’attuale presidente del Consiglio il nuovo inquilino del Quirinale in luogo di Sergio Mattarella? L’ex mezzobusto del Tg1, in tal senso, non si abbandona a pronostici, ma si augura che venga individuato “un presidente all’altezza della guida che ha saputo esercitare Mattarella negli ultimi 7 anni”.
Forse neppure stavolta toccherà a una donna: “L’Italia è maschilista, ma sta cambiando, anche se lentamente, grazie alle generazioni più giovani che hanno imparato dagli errori di noi meno giovani e grazie alle cosiddette quote rosa”. Infine, sulla pandemia, quali sensazioni ha Lilli Gruber? Ci saranno nuove chiusure in autunno? “La nuova amministrazione americana sul contrasto alla pandemia ha preso la strada giusta. Rispetto all’anno scorso abbiamo delle armi in più, vaccino in primis, ma ora, anche in Europa, dipende molto dalle nostre scelte personali, dalla responsabilità individuale di tutti”.