“Non rendersi conto della portata della malattia significa aver perso completamente una qualità fondamentale della persona e del cittadino: il senso civico”. Lillo si rivolge a chi non si vaccina contro il Covid. Lo fa al Giffoni Film Festival dove ieri ha incontrato i ragazzi ospiti della manifestazione e il comico di ‘Lol’ avverte proprio loro, dicendo che “fuori e dentro le discoteche, tutto intorno a noi, c’è una emergenza mondiale. Non è una questione di scelta. È una guerra, forse non tutti hanno capito bene che cosa stiamo vivendo. Molti, ne sono convinto, sottovalutano che si tratta di un’emergenza grave, che non è ancora finita”.



Al Giffoni, Lillo – vero nome Pasquale Petrolo – ci è andato non solo da vaccinato ma anche con “mascherina, distanziamento, tamponi e prudenza”. Si dice favorevole al green pass: “Non si può discutere. Così come sono pro-vaccino, sono anche pro-green pass. È una cosa molto semplice da capire e da attuare: se entri in un luogo pubblico, devi poter dimostrare che stai tutelando anche il prossimo. Punto. È una cosa semplicemente fondamentale e non vedo come lo si possa screditare”. Proprio parlando di chi in questi giorni ha protestato contro una presunta riduzione di libertà personale, Lillo si chiede: “Davvero rispettare la salute propria e quella degli altri è vissuta come un obbligo? Quello che la gente non capisce è che vaccino e  green pass sono gli unici modi per contrastare il Covid. Non esistono alternative. Questa soluzione non piace? Pazienza, è l’unica che c’è”.



Lillo contro chi non si vaccina, il comico ha avuto il Covid

Lillo dice che vaccinarsi è una questione di senso civico e che molti sottovalutano l’emergenza anche perché lui sa cosa si prova ad avere il Covid: “Sono stato molto male. Mi hanno portato in terapia intensiva, per fortuna non mi hanno messo il casco né mi hanno intubato, ma per quattro giorni sono stato lì da solo e non è stato bello. Poi il Covid l’ha preso anche mia moglie, per fortuna in modo meno violento di me. Io me la sono cavata, ma la situazione poteva precipitare in ogni momento. Ho avuto la polmonite interstiziale, è stato spaventoso e doloroso”.



“Naturalmente – aggiunge Lillo, 58 anni – io non auguro a nessuno di provare quello che è successo a me, così come a tanti altri malati di Covid. Però trovo sconfortante che la gente capisca per davvero la portata della malattia solo quando viene toccata in prima persona”. Il comico è favorevole al green pass anche con la possibilità che i vaccinati possano comunque contagiarsi o infettare gli altri e che quindi non c’è certezza di neutralità dell’ambiente: “Il green pass permette alle persone di sentirsi protette in un luogo chiuso o durante gli spostamenti. I vaccinati che contraggono il virus sono pochi: in ogni caso, tracciare il contagio è sempre indispensabile”.