Bisognerebbe imporre un limite di velocità per le auto a 32 chilometri orari per evitare il divieto di utilizzo degli e-scooter. Questa la proposta di Wayne Ting, capo della società di scooter elettrici Lime (la più grande società di noleggio di scooter e biciclette elettriche al mondo), che al Telegraph parla di sicurezza ed ecologia, quindi anche della “guerra” per le strade tra automobilisti e ciclisti, a cui si sono aggiunti i monopattini elettrici. I pedoni lamentano il fatto che i monopattini intasano i marciapiedi quando vengono lasciati in giro.



Inoltre, da un’analisi del Dipartimento dei Trasporti è emerso che gli utenti di scooter hanno circa tre volte più probabilità di farsi male rispetto ai ciclisti, con 13 “vittime” ogni milione di chilometri. Ma per Wayne Ting, ex dirigente di Uber e consigliere di Obama, il problema sono le automobili: “Sappiamo come rendere i motociclisti più sicuri e non è incolpando i mezzi di trasporto che non causano incidenti gravi. La domanda è: cosa sta effettivamente causando questi incidenti? Sappiamo come migliorare la sicurezza, rallentando le auto…“. L’idea è di fare in modo che i conducenti vadano più piano.



E-SCOOTER E MONOPATTINI, L’ESEMPIO DI LONDRA

A Londra, dove hanno rallentato la velocità media delle auto a 20 miglia orarie (32 km/h), gli incidenti sono diminuiti“, ha spiegato Wayne Ting al Telegraph. Poi lancia una domanda provocatoria: “Alcuni dicono che dovremmo vietare gli scooter, i monopattini o le biciclette elettriche. Immaginate se una persona viene investita da un’auto e la gente dice che dovremmo vietare di camminare?“. Uno studio del 2009 condotto per Transport for London dalla London School of Hygiene and Tropical Medicine ha stimato che le vittime della strada sono diminuite del 40% quando la velocità è stata ridotta a 20 miglia orarie. Una scelta che si è però rivelata controversa nei quartieri di Londra e nelle periferie del Regno Unito. Infatti, si è finora schierato dalla parte delle automobili: il limite di velocità è fissato a 24 km/h per gli scooter elettrici e monopattini, che tra l’altro sono ancora banditi dalle strade e dai marciapiedi pubblici, anche se questo non impedisce ad alcuni utenti antisociali di intasare i passaggi pedonali.

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