Valentino Rossi pensionato da Lin Jarvis della Yamaha? Il Dottore prossimo al ritiro? Se addio sarà a stabilirlo dovrà essere prima di ogni altro il numero 46 più amato d’Italia, ma nel frattempo è stato papà Graziano a dire la sua sulla vicenda parlando con “La Gazzetta dello Sport”:”C’è stato un momento in cui Vale e la sua squadra sono rimasti senza direzione. Mi riferisco alla messa a punto di una moto che già di per sé è abbastanza complicata. Tutti sanno che la Yamaha è la più lenta tra le moto attualmente in pista, sia in quanto a velocità di punta sia per accelerazione. E quindi la messa a punto è la chiave, per cercare di recuperare nel misto e nel guidato quel che si perde in rettilineo. Ecco, da un po’ di tempo in qua questo non è riuscito. Nel suo team c’è stata una sbandata. Ma ora è tutto risolto. E non significa che ci saranno dei cambiamenti nel gruppo. Sono sicuro che già a Brno, il 4 agosto, Vale sarà al suo 80% e che dal GP successivo potrà ricominciare a lottare per il podio”. Ottimismo dunque a casa Rossi, e poi una battuta ai detrattori:”Non gli frega un accidente, di ciò che lo riguarda non legge nulla. La forma fisica è perfetta, non lo dico io, ma tutti coloro che gli sono vicino. E non è giù di morale. Forse è preoccupato, questo sì, perché ci sono stati dei problemi ultimamente. Però non per questo è demotivato, anzi. Quando è giù non va più piano, è l’esatto contrario”. (agg. di Dario D’Angelo)



VALENTINO ROSSI PROSSIMO AL RITIRO?

Valentino Rossi potrebbe ritirarsi al termine della stagione in corso, scendendo dalla sua Yamaha e appendendo per sempre il casco al chiodo. Uno scenario che nessuno vuole immaginare ma che purtroppo va iniziato a metabolizzare. A rompere le uova nel paniere è stato Lin Jarvs, managing director della Yamaha, che intervistato dai microfoni di motorsport.com ha appunto ammesso: «la Yamaha è pronta al suo ritiro». Sette semplici parole che però hanno l’effetto di un tornado. Ma del resto bisogna anche guardare in faccia alla realtà, e la realtà dice che Valentino Rossi ha ancora un anno di contratto con la Yamaha, scadenza 2020 (quando avrà 41 anni), ma che non vince da ben due anni, esattamente dal successo di Assen del 2017. In questa stagione ha racimolato pochi punti e si trova al sesto posto assoluto in classifica: vale ancora la pena continuare? Il feeling con la sua due ruote sembrerebbe ormai solo un lontano quanto piacevole ricordo, e Rossi fa evidentemente fatica a girare ogni due weekend sui circuiti.



LIN JARVIS: “VALENTINO ROSSI? YAMAHA PRONTA AL SUO RITIRO”

«Non penso che assisteremo a circuiti semivuoti – ha proseguito Jarvis parlando del probabile addio del Dottore – Perché in Motogp la qualità è molto alta e abbiamo sei costruttori coinvolti. Ci mancherà Valentino? Moltissimo, ma la vita andrà avanti». Il manager della casa giapponese ha poi aggiunto: «Il futuro della Yamaha non dipende più da lui, la sua eredità è finita perché tutte le aziende attraversano periodi di transizione e la Yamaha non fa eccezione». Insomma, parole chiare, che lasciano ben poco spazio a repliche, anche se secondo lo stesso Jarvis, «i primi segnali dovrebbero arrivare dalla sua parte». In ogni caso si tratterà di una scelta «condivisa da entrambe le parti, anche se dovrebbe toccare a chi noterà l’impossibilità di essere competitivo come vorrebbe, o che la sua motivazione inizia a scemare». Il ritiro non sembrerebbe comunque l’unica opzione; se Valentino Rossi dovesse trovare una moto competitiva potrebbe continuare ad inseguire il sogno del decimo titolo mondiale, magari una Ducati per un binomio tutto italiano? Lo scopriremo nelle prossime settimane, quando il mercato della MotoGp entrerà decisamente nel vivo.

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