Lina Wertmüller: la regista morta nel 2021
La prima puntata di “Illuminate”, in seconda serata su Rai 3, è dedicata a Lina Wertmüller. La regista è morta il 9 dicembre 2021 a 93 anni, si è spenta nella notte nella sua casa romana. “Con Lina Wertmüller se ne va una leggenda del cinema italiano, una grande regista che ha realizzato film densi di ironia e intelligenza, la prima donna candidata all’Oscar per la miglior regia. Roma le darà l’ultimo saluto allestendo la camera ardente in Campidoglio“, ha detto il sindaco Roberto Gualertieri. I funerali si sono svolti nella Basilica di Santa Maria in Montesanto a Piazza del Popolo e la regista è stata sepolta nel Cimitero Monumentale del Verano. Al secolo Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich, era nata a Roma il 14 agosto 1928 ed era di origini aristocratiche e svizzere, sposata allo scenografo Enrico Job.
Lina Wertmüller: la carriera e il premio Oscar
Lina Wertmüller è stata la prima donna nella storia a essere candidata all’Oscar, nel 1977, come migliore regista (ma anche per il miglior film straniero e migliore sceneggiatura) per “Pasqualino Settebellezze”. Solo nel 2020 le è stato assegnato il Premio Oscar alla Carriera. Ancora adolescente la giovane Lina frequenta il mondo del cinema e del teatro, si iscrive all’Accademia Teatrale diretta da Pietro Sharoff, Nel 1953 debutta al cinema nel ruolo di segreteria di edizione con “… e Napoli canta” di Armando Grottini, seguirà poi “La dolce vita” di Federico Fellini come aiuto regista. L’esordio come regista è targato 1963 con “I basilischi”. Tra gli anni Sessanta e Settanta ha diretto “Questa volta parliamo di uomini”, “Mimì metallurgico ferito nell’onore”, “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto”, “Film d’amore e d’anarchia” e “Io speriamo che me la cavo”. Tra i suoi attori-icona Giancarlo Giannini e Marcello Mastroianni.