Lina Wertmuller, gli ultimi anni alle prese con un cancro ai polmoni
Il panorama cinematografico italiano ha conosciuto negli anni tante firme di livello, capaci di impreziosire il grande schermo con rappresentazioni ancora oggi rimaste negli annali del settore. Nel 2021 abbiamo dovuto salutare per l’ultima volta uno dei volti più celebri del cinema nostrano: Lina Wertmuller. La sua storia è stata inestimabile; tra le registe più apprezzate non solo nel nostro Paese ma anche nel panorama internazionale.
Lina Wertmuller – come anticipato – è venuta a mancare il 9 dicembre del 2021 alla veneranda età di 93 anni. Il suo spessore artistico risulterà comunque intramontabile, seppur il suo fisico abbia dovuto cedere ad un repentino peggioramento delle condizioni di salute. La regista si era ammalata da diverso tempo di un tumore ai polmoni; le complicazioni dovute alla patologia la portarono dunque ad esalare l’ultimo respiro due anni fa, lasciando un vuoto inestimabile nel cuore dei suoi affetti e nel contesto artistico italiano.
Lina Wertmuller, regista visionaria ad un passo dall’Oscar con “Pasqualino Settebellezze”
Sono tante le pellicole di Lina Wertmuller che testimoniano la grandezza del suo operato come regista; nata a Roma nel 1928, fin da giovane ha saputo coniugare estro artistico e intuizioni visionarie. Gli esordi come assistente alla regia sono forse stati fondamentali per conoscere i segreti del mestiere, grazie soprattutto alle collaborazioni con alcuni dei volti più celebri del periodo; da Federico Fellini a Luchino Visconti. Il vero e proprio debutto alla regia risale invece al 1963 con la rinomata pellicola “I Basilischi”.
Dopo l’esordio nei primi anni ’60, Lina Wertmuller ha trovato i vertici del successo probabilmente dal 1970 e per buona parte del decennio successivo. Indimenticata l’opera “Pasqualino Settebellezze”, pellicola diretta nel 1975. Grazie al lavoro prestato alla realizzazione del film, è stata la prima donna ad essere candidata all’Oscar, nel 1977. Altre nomination sono arrivate con i film “La seduction de mimi” e “Love and Anarchy”, rispettivamente diretti nel 1972 e 1973. Tra gli ultimi progetti che l’hanno vista primeggiare nel ruolo di regista spiccano: “Ferdinando e Carolina” (1999) e “Io sono un autarchico” (2006).