Linda Raimondo sarebbe una ventenne come tante, se non fosse per il suo sogno – quello sì, particolare – di diventare un’astronauta. Ma non voliamo troppo alto. Cominciamo col dire che Linda studia Fisica all’università di Torino e ha sempre amato stare col naso all’insù. Il segreto del suo successo, probabilmente, è il fatto che lei ha sempre avuto le idee chiare. La saggezza popolare ci insegna che “chi punta alla luna, mal che vada arriverà alle stelle”, e in effetti, alle stelle, lei ci è già arrivata. A 16 anni, Linda organizzava conferenze sull’astronomia; a 18, raccoglieva fondi online per lanciare una sonda poi presentata all’Agenzia spaziale italiana. In seguito è stata premiata dalla stessa Esa grazie al progetto di un modulo per il trasporto di campioni lunari e asteroidali sulla Terra. L’Esa l’ha anche selezionata come progettista di una base su Marte. Inoltre, Linda ha rappresentato l’Italia alla prima edizione del Geospace Astronaut Training in Islanda e si è distinta per il lavoro di divulgazione scientifica tra i giovani spettatori di Rai Gulp. A proposito di televisione, la Raimondo sarà ospite oggi a Da noi a ruota libera per raccontare la sua ascesa verso lo spazio.
La storia di Linda Raimondo
“Non so esattamente quando sia nata questa passione. Da che mi ricordi, ho sempre guardato le stelle fin da bambina. Andavo nel cortile di casa per poter osservare il cielo e quell’infinità di puntini luminosi che erano sopra la mia testa. È un qualcosa che mi ha sempre emozionato, ma non so il perché. A quattro anni ho cominciato a chiedere a mio padre di portarmi sulla Luna. Quando lui mi ha risposto che non mi ci poteva portare, io sono scoppiata a piangere”. Inizia così il racconto di Linda Raimondo in un’intervista rilasciata al magazine specializzato Impactschool. “Con il passare del tempo la mia passione è aumentata sempre di più. Ho iniziato a partecipare più attivamente al mondo dell’astronomia e dell’astronautica, frequentando od organizzando eventi e conferenze. Studiando ho capito molto di più sui pianeti, sulle stelle, sulla loro nascita e vita. Dopo il liceo ho deciso di iscrivermi al corso di laurea in Fisica per poter conseguire, successivamente, una laurea in astrofisica”.
Il rapporto con i coetanei
In un futuro prossimo, Linda Raimondo si vede astronauta. Riconosce che è un’ambizione singolare, ma in realtà non troppo: “La mia esperienza con i miei coetanei, che si parli di scienza o di spazio, è sempre molo positiva. Siamo una generazione curiosa e lo sono ancora di più i ragazzi che frequentano le scuole medie, ai quali si rivolgono i programmi di divulgazione scientifica di Rai Gulp. Si pongono molte domande. Sono interessati a capire il funzionamento delle ‘macchine’ spaziali, ma anche ad ascoltare la voce degli astronauti e dei ricercatori. Insomma: se si parla con passione e come persone realmente appassionate, non è difficile trovare il ‘tasto giusto’ da schiacciare”.