Era notizia delle scorse ore il fallimento dello sbarco sulla Luna da parte della missione russa a seguito dello schianto della navicella. Finisce quindi il sogno di Mosca, che stava per battere sul tempo l’India. Ancora in corsa invece il lander indiano di Chandrayaan-3 , Vikram, il quale sembra procedere senza intoppi confermando il suo atterraggio per il 23 agosto. In questo momento si sta quindi trovando nell’orbita lunare durante la sua ultima fase.
Come riporta la BBC sono state inviate dalla stessa navicella spaziale made in India immagini della Luna a scopo di mappatura dell’area dove poi sbarcherà. La procedura si rivela essenziale per evitare che vi siano sbagli o imprevisti mentre approderà sul terreno lunare. E da quanto emerge l’area sembrerebbe essere sicura, senza massi o trincee profonde. Gli aggiornamenti provengono direttamente dall’Indian Space Research Organisation (Isro) .
L’INDIA POTREBBE ESSERE IL QUARTO PAESE AD EFFETTUARE UN ATTERRAGGIO MORBIDO SULLA LUNA
L’India sta cercando di mettere in atto tutte le accortezze affinchè tutto vada liscio. Se infatti la missione andrà in porto si collocherà al quarto posto, dopo dopo gli Stati Uniti, l’ex Unione Sovietica e la Cina nell’effettuare un atterraggio morbido sulla Luna. Sarà inoltre la prima a sbarcare al polo sud del territorio lunare, ancora in gran parte inesplorato. Un grande successo quindi per il paese.
Questo traguardo arriva 15 anni dopo la prima missione lunare del paese nel 2008, che ha scoperto la presenza di molecole d’acqua sulla superficie lunare arida e ha stabilito che la Luna ha un’atmosfera durante il giorno. Chandrayaan-2, la versione precedente, è stato lanciato nel luglio 2019, ma ha avuto solo un successo parziale. Il suo orbiter continua a girare intorno e studiare la Luna anche oggi, ma il lander-rover non è riuscito a fare un atterraggio morbido e si è schiantato durante l’atterraggio. Uno dei principali obiettivi di Chandrayaan-3 è quello di cacciare il ghiaccio d’acqua, che secondo gli scienziati potrebbe sostenere l’abitazione umana sulla Luna in futuro. Potrebbe anche essere usato per fornire propellente per veicoli spaziali diretti su Marte e altre destinazioni lontane