Sta per essere ufficialmente inaugurata la nuova linea della metro di Milano, la M4. La cosiddetta Linea Blu entrerà in azione a partire da questo sabato, 26 novembre, così come annunciato dal sindaco meneghino, Beppe Sala, attraverso alcune Stories che lo stesso aveva pubblicato sulla propria pagina Instagram alla fine di ottobre. La linea M4 della Metro di Milano collegherà i quartieri situati a sud ovest del capoluogo lombardo con quelli ad est, e si chiuderà all’aeroporto di Linate. I lavori hanno subito dei ritardi e dei rinvi, anche per via del covid, ma il giorno della grande inaugurazione è ormai giunto.
Le prime sei fermate attive dal weekend saranno Linate – il capolinea -, Repetti, Forlanini, Argonne, Susa e Dateo, poi, entro l’anno 2023, la Linea Blu della Metro M4 arriverà in piazza San Babile, nel cuore di Milano, incrociando quindi la Rossa (M1). A fine lavori saranno in totale 21 le stazioni toccate, da Linate all’altro capolinea, San Cristoforo, per un costo complesso di 1.8 miliardi di euro di cui 958 milioni finanziati dalla Stato, 461 dai privati e 400 infine dal Comune di Milano.
LINEA METRO M4 MILANO, DAL 26 NOVEMBRE AL VIA: “SARA’ SENZA PILOTA”
La Linea M4 della metro di Milano sarà senza conducente, così come già avviene per la M5: sarà guidata da un sistema tecnologico che permette di condurre la metro in maniera classica, ma con degli standard tecnici prestazionali più elevati e meno dispendiosi.
“M4 è un’opera pubblica funzionale e innovativa che cambierà il volto della nostra città, oltre ad offrire nuovo possibilità di muoversi per un’area che non era servita dalla metropolitana”, sono le parole dell’assessore alla mobilità di regione Lombardia, Arianna Censi, riportate da Milanotoday. “È anche un’infrastruttura che dà il senso dell’impegno di questa città per il futuro. Ringrazio tutti coloro che hanno finora avuto un ruolo in questo successo: gli assessori che mi hanno preceduto, i tecnici, le imprese e tutte le maestranze che hanno lavorato con responsabilità in questi anni. Un impegno corale di cui essere orgogliosi”.