Lino Banfi, sempre vivo il ricordo della moglie Lucia, al suo fianco per più di settant’anni
Lino Banfi e Lucia Zagaria si sono amati per una vita intera. Indivisibili, anche dalle distanze motivate dal lavoro, con l’attore pugliese sempre in viaggio e in cerca del successo tra Milano e Roma. “Ma mia moglie mi ha sempre seguito anche nelle peripezie”, ha confidato non molto tempo fa a Verissimo, facendo riferimento ad un periodo buio in cui fu ricattato dagli usurai. Oggi Lino Banfi ha 87 anni e alle spalle ha una lunghissima carriera che gli è valsa l’amore incondizionato di un pubblico multigenerazionale.
La mancanza insopportabile è quella della moglie Lucia Zagaria, morta il 22 febbraio del 2023 dopo aver combattuto per anni contro l’Alzheimer. Una scomparsa di cui Lino Banfi sente enormemente peso e per la quale non si dà pace. Si appiglia però alla fede, l’attore pugliese, e all’amore sconfinato per Lucia, nella speranza di poterla incontrare nuovamente, un giorno.
Lino Banfi e la speranza di incontrare ancora sua moglie Lucia: “Mi sta aspettando nell’aldilà”
“Mia moglie Lucia mi sta preparando l’aldilà come un posto tranquillo e accogliente”, ha raccontato in un toccante passaggio al Corriere. “A Lucia devo tutto”, ha invece confidato l’ottantasettenne nato ad Andria, nel corso di un’altra intervista dove ha snocciolato tanti aneddoti. “Mollò tutto per me, con il padre che voleva uccidermi, perché la portavo via. Facemmo la famosa ‘fujitina’: ci sposammo alle 6 del mattino in una sacrestia. Il matrimonio durò 5 minuti, uscendo da lì promisi: alle nozze d’oro daremo una festa da principi. Così è stato, abbiamo festeggiato a Roma con principi veri che neanche conoscevo, ma che avevo invitato pur di farla sorridere“, il suo ricordo.
Il rammarico più grande, per Lino Banfi, è rappresentato dal non aver mai fatto un viaggio all’estero con la moglie. “Adesso che era arrivato il momento …mi spiace non poterlo più fare. Io e Lucia avremmo potuto finalmente divertirci come ci meritiamo. Invece, purtroppo, si è ammalata”, l’ammissione sconsolata di Lino Banfi.