Lino Banfi a tutto tondo nella lunga intervista rilasciata a Oggi è un altro giorno. Impossibile non tornare sul successo di Un medico in famiglia: «Io ho dato a nonno Libero un po’ di signorilità, di essere più meridionale nel modo di intendere la famiglia. Io ho preso molto da lui, ma la versione spagnola era più cattiva, scurrile. Cucimmo il personaggio addosso a me. Ma ho avuto molto: la simpatia, l’amore di tre generazioni e sto per abbracciare la quarta».



«Ho parlato con il Padre Eterno, mi ha dato udienza e campo 8-9 anni», ha aggiunto Lino Banfi, che ha poi parlato del grande rapporto di affetto che si è instaurato sul set di Un medico in famiglia: «Io ero felice di lavorare con tutto loro, con Giulio Scarpati si è legata questa parentela come se già esistesse. Lo sentivo veramente come un figlio».



LINO BANFI: “MI SENTO CON LA FENECH E…”

«Non ho vissuto una bella infanzia o una bella adolescenza, ma ho imparato molto. Il seminario mi è servito, non mi sono laureato, ahimè, ma mi sono acculturato a modo mio», ha aggiunto Lino Banfi nel salotto di Serena Bortone, parlando poi dell’inizio della carriera da attore e comico: «I miei genitori non mi vedevano ma ne sentivano parlare. Mia madre inizialmente non era d’accordo».

Lino Banfi ha poi parlato di Franco e Ciccio, fondamentali per la sua carriera: «Mi ha aiutato molto anche Modugno. Mi ha portato in giro per i teatri, mi ha aiutato a farmi conoscere». Poi sulle attrici con le quali ha lavorato: «Mi sento con la Fenech, purtroppo adesso ci sentiamo solo telefonicamente, perché lei vive a Lisbona. C’è un bel rapporto tra di noi, abbiamo fatto 11-12 film insieme».