Lino Banfi, alla vigilia del suo 85esimo compleanno, si racconta in una lunga intervista rilasciata ai microfoni de La Repubblica. Tornato protagonista agli Europei con il suo “porta puttena” urlato da Ciro Immobile dopo un goal, Lino Banfi confessa di essere rimasto sorpreso dall’omaggio che la Nazionale di Roberto Mancini ha deciso di fargli. Quella di Lino Banfi è stata una lunga carriera fatta di tanti successi, ma anche di momenti difficili. Ripercorrendo, però, quella che è stata tutta la sua vita, l’attore pugliese ammette di avere un unico rimpianto riguardante la sua vita personale. “Se avessi rimpianti sarei un cretino” – spiega pensando a tutta la carriera. Poi, pensandoci bene, aggiunge: “Parlavamo dei rimpianti. Ho avuto tanto: amore, figli, una bella casa, gli autografi. Ma uno, pensandoci bene, ce l’ho: non ho mai fatto le crociere che volevo fare con mia moglie. Tutti e due non sappiamo nuotare”.



Lino Banfi: la moglie Lucia e l’unica paura

Accanto a Lino Banfi, sin da quando sognava di diventare un attore, c’è sempre stata la moglie Lucia che, ogni giorno, combatte contro l’Alzheimer. Come sta oggi, Lucia? “Siamo stati bene al matrimonio di Virginia (la figlia di Rosanna Banfi ndr). Quelli che non vedevano mia moglie da tempo l’hanno riempita di complimenti” – racconta Banfi a La Repubblica. “Tutta la vita insieme. Mi ha incoraggiato all’inizio, mi ha sostenuto. Ha sentito lei la notizia della morte di Raffaella Carrà. Ero al telefono, mi ha dato un biglietto per avvisarmi”, aggiunge l’attore pugliese che non nasconde il dolore per la scomparsa della Carrà. Infine, Banfi svela quella che, oggi, è la sua più grande paura. “Le malattia sconosciute che in un giorno ci possono stravolgere la vita. Non mi fanno più paura tante cose. Il tempo accidentato l’ho attraversato. Oggi percorro il viale del tramonto. Accadono cose inaspettate come il vecchietto che mi ferma e ride ‘porca puttena’. Forse, non l’ha mai detto in vita sua“, conclude.

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