Lino Banfi, amatissimo attore considerato il nonno di tutta Italia, si racconta a “Ciao Maschio”, definendosi “altruista”: “Io sono felice perché mi immagino la gioia di chi riceve un regalo da me. Quindi sono altruista, mi commuovo. Mi piace anche ricevere ma mi piace di più dare, mi sento più felice. Un altruista, comunque, si arrabbia, o meglio, si incaz*a. Quando incontro gli egoisti ci rimango male. Nei personaggi che ho interpreto, tutti di buoni sentimenti, ogni tanto mi facevano incaz*are“.



Raccontando qualcosa in più sul suo carattere e sulla sua vita, l’attore rivela: “Ho vissuto momenti difficili. Mi hanno sempre osannato, allora mi sono chiesto, io che ho fatto tante cose nella vita, perché devo sempre soffrire per ottenere qualcosa? Perché da piccolino dovevo far ridere i bambini mentre scappavamo dalle bombe? Poi sono diventato più grandi e anche i miei zii, che venivano da Parigi, volevano vedermi perché li facevo ridere. Ma a me chi mi fa ridere? Io sono ai tempi supplementari della vita, ma mi piacerebbe ancora fare un film con una parte cattiva”.



Lino Banfi: “Sono molto fisico, mi piace fare le carezze”

Lino Banfi si descrive anche come “amorevole” a “Ciao Maschio”: “Quando saluto con un bacio sulle guance qualcuno, poi faccio una carezza. Io devo guardare negli occhi, devo toccare…”. L’attore si definisce anche “memorabile”: “Mi farebbe piacere che di me dicessero ‘Era un bravo attore, un brave comico’ oppure possono dire pure che a loro non piacevo, ma comunque voglio essere ricordato perché ho inventato un genere che prima non veniva fatto. La critica non è stata né buona né cattiva con me, nascondevano. Facevano come i mafiosi. Era un pregiudizio”.



Se incontrasse il Pasquale Zagaria giovane, cosa direbbe Lino Banfi a quel ragazzo? L’attore rivela: “Gli farei i complimenti. Pasquale Zagaria e Lino Banfi litigano spesso, almeno tre volte al giorno. Il grande Totò mi aiutò a cambiare nome. Quei due convivono e fanno pace e moriranno insieme e siccome due di 97 chili nella bara non c’entrano, stiamo cercando una soluzione. Se incontrassi quel ragazzo, gli farei i complimenti”.