Lino Banfi, ospite della puntata di Oggi è un altro del 30 dicembre, in collegamento dalla propria casa, durante lo spazio dedicato all’informazione sui vaccini, parla del suo appello a favore delle vaccinazioni. Davanti alle telecamere del programma di Serena Bortone, Lino Banfi che, per tutti è il nonno d’Italia, lancia un appello per le vaccinazioni. “Io sono libero nel mio cervello e vorrei che ognuno di noi fosse libero. Chi vuole fare il vaccino lo faccia e chi non vuole farlo non lo faccia, ma è giusto che una persona come me che rappresento i nonni dica ai ragazzi di vaccinarsi per proteggere la salute dei nonni”, spiega Banfi facendo una considerazione sulla campagna vaccinale partita il 27 dicembre. L’attore che trascorrerà il Capodanno a casa con la moglie Lucia, sua compagna da 68 anni tra fidanzamento e matrimonio e con il figlio che abita nel suo stesso stabile collegandosi via skype con la figlia Rosanna, inoltre, lancia un altro appello in vista dell’ultimo dell’anno: “Si può stare separati per un anno, l’anno prossimo sarà stupendo”.



IL TESTO DELLA POESIA DI LINO BANFI

Lino Banfi, poi, confessa di aver scritto una poesia sul covid regalando al pubblico di ggi è un altro giorno i suoi versi leggendoli in diretta. Ecco il testo della poesia: “Sono nove mesi che dura questa triste gestazione, nove mesi di ogni tipo di considerazione, tante nuove parole che aumentano la comprensione e l’incomprensione. Ci siamo fidati e ci fidiamo delle istituzioni, ma con gli scienziati hanno avuto contestazioni. Nove mesi che ci hanno rimbambiti, anestetizzati, i nostri occhi sono tristi, mascherati e rassegnati. Ma un giorno abbiamo detto: adesso basta a fare i fresconi e, tutti in fila, via a fare di corsa uno o due tamponi. Ne abbiamo fatti tanti, abbiamo i nasi dilatati, sembriamo tanti pugili malmenati e suonati. Comunque chi ha ragione, Eduardo o il grande Orazio? Quale filosofia è giusta per finì sto strazio? Carpe diem per usare il latinismo intelletuale o adda passà a nuttata per dirla papale papale? Oggi è l’ultima notte dell’anno e per forza addà passà, ergo covid 19 e 2020 annate a morì ammazzà”.

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