Con la pandemia di Coronavirus che da un anno a questa parte ammorba l’intero orbe terracqueo, Italia compresa, uno dei settori più colpiti dalla crisi economica è indubbiamente quello dello spettacolo, tanto che nelle scorse ore un grande attore del nostro cinema, Lino Banfi (nome d’arte di Pasquale Zagaria, ndr), ha rilasciato una dichiarazione carica di speranza ai microfoni dell’agenzia stampa Adnkronos, nella quale è possibile leggere tutto il sentimento di speranza e di fiducia nei confronti del futuro da parte di una categoria davvero flagellata dal punto di vista lavorativo.



Confidiamo molto in questo ‘raghezzo’ Draghi – ha asserito Lino Banfi, facendo ricorso al suo caratteristico e inconfondibile accento pugliese –. Bisogna riaprire i cinema e i teatri alla grande. Lui stesso ha detto di avere visto gli italiani intristiti e incupiti. Per fare in modo che non siamo più incupiti, intristiti e rattristiti deve farci ravvivare riaprendo tutti i cinema e i teatri’, precisando naturalmente che questo passaggio dovrà avvenire tenendo conto delle misure di sicurezza e del rispetto assoluto delle stesse, così da scongiurare eventuali contagi tra gli spettatori.



LINO BANFI: “TEATRI E CINEMA SONO LUOGHI SICURI”

Lino Banfi, protagonista di numerosi lungometraggi di successo e che i più giovani sicuramente avranno avuto modo di conoscere e apprezzare nei panni di Nonno Libero, uno dei personaggi principali della fortunata fiction di Rai Uno “Un Medico in Famiglia”, ha quindi lanciato un messaggio diretto e inequivocabile nei confronti del prossimo presidente del Consiglio, Mario Draghi: la salute degli italiani va sempre collocata al primo posto, ma, laddove è possibile e con i dovuti criteri di sicurezza, proviamo a riabbracciare perlomeno una parvenza di normalità. Con le distanze e con i plexiglass non c’è nessun pericolo di contagio – ha proseguito l’attore ai microfoni dell’Adnkronos, lasciandosi poi andare a una battuta –. Neanche i medici hanno pensato che chi va al teatro o al cinema non può infettare nessuno, perché anche se tossisce o starnutisce guarda lo schermo. I teatri e i cinema sono luoghi sicuri e vanno riaperti”. Ora la palla passa al nuovo Governo, peraltro neppure ancora formatosi, che dovrà confrontarsi con il Cts e stabilire quale sia la soluzione migliore per tutti.

Leggi anche

Fabrizio Frizzi, chi era e come è morto / "Sapeva che non aveva scampo", un dramma durato mesi