Lino Spagnoli è il nipote di Luisa Spagnoli e Annibale. E’ stato il terzo componente della famiglia ad occupare un ruolo di prestigio all’interno dell’azienda di famiglia. Nel 1952 diventa prima presidente dell’azienda Luisa Spagnoli e otto anni dopo ricopre il ruolo di amministratore delegato. Uomo dotato di grande talento ed ingegno, Lino ha contribuito personalmente a migliorare lo sviluppo dell’azienda di famiglia. Non solo, parallelamente alla sua attività di presidente dell’azienda italiana, Lino si è distinto anche come uomo sportivo. La motonautica è sempre stata una delle sue più grandi passioni, al punto da diventare campione conquistando nel 1959 il titolo di campione del mondo nella classe Racers 800 kg e l’anno dopo quello di campione europeo nella classe Racers 500 kg. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
Quando prese le redini dell’azienda…
Lino Spagnoli sarà il terzo componente della famiglia a prendere le redini della fiorente azienda di famiglia. Subentra infatti nel 1953 al padre Mario, il primogenito di Luisa Spagnoli e del marito Annibale Spagnoli, e raccoglie il testimone paterno soprattutto per quanto riguarda l’industria di abbigliamento. Potenzia l’attività e affianca alla maglieria anche la produzione di abbigliamento classico destinato al pubblico femminile: un’idea vincente che gli permetterà di ampliare la presenza sul territorio italiano dei negozi, a cui aggiungerà una 90ina di altri locali. Il contributo di Lino però, ricorda Il Post, non si limiterà solo al settore tessile ma si allargherà anche a quello sportivo. Sotto la sua guida, grazie al ruolo di Presidente, il Perugia Calcio riuscirà a passare fra il Sessanta e il Settanta dalla serie C alla B. Prima della sua morte, Spagnoli deciderà di affidare la guida dell’impresa alla figlia Nicoletta, preferendola rispetto ai fratelli per via del suo spirito battaglieto. “Penso che mi ritenesse coraggiosa perchè dopo la laurea in farmacia sono andata a lavorare al dipartimento di Chimica all’Università di San Diego, dove avevo ottenuto un contratto”, racconta la donna a Il Corriere delle Sera. Della bisnonna Luisa e del padre Lino conserverà la missione profonda: “fare una moda couture ma abbordabile”.
Lino Spagnoli: una vita breve ma intensa
La vita di Lino Spagnoli sarà breve quanto intensa: il nipote di Annibale Spagnoli, di cui portava il nome, e di Luisa Spagnoli esalerà il suo ultimo respiro a soli 59 anni. La sua presenza nell’attività di famiglia e nel mondo dello sport perugino però sarà significativa, tanto che la figlia Carla creerà un progetto in suo onore per celebrare il suo grande amore per lo sport, un’idea che si trasformerà nel 2008, si legge sul sito ufficiale, nell’Associazione Podistica Lino Spagnoli. La sorella dell’imprenditore, Mariella, prenderà invece le redini del parco Città della Domenica che il padre Mario Spagnoli ha fondato alla fine degli anni Cinquanta, si legge sul sito ufficiale del parco divertimenti, con il nome di Monte Pulito ed aperta al pubblico con il nome attuale nel ’63. Molto dopo quindi la morte di Luisa Spagnoli, la cui storia verrà raccontata in un film dal titolo omonimo nella prima serata di Rai 1 di oggi, martedì 26 novembre 2019. “Grande capitato d’industria, il quale coraggio e raro intento imprenditoriale seppe operare scelte strategiche per il successo della nostra azienda, assicurandole prosperità anche per gli anni a venire”, scrive invece Nicoletta del padre Lino, a cui viene dedicata l’esposizione permanente Luisa Spagnoli con sede a Perugia, all’interno della sede centrale di Santa Lucia.