Tanti ospiti durante la puntata di ieri de La Vita in Diretta fra cui l’attore Lino Guanciale. L’attore ha parlato con Alberto Matano e gli ospiti presenti durante il tavolo finale della trasmissione di Rai Uno, soffermandosi moltosulla guerra in Ucraina: “C’è qualcosa che concretamente si può fare – ha spiegato l’attore abruzzese – io sono testimonial Unhcr da diversi anni e sono stato con Unhcr in missione sia in Libano che in Etiopia. Unhcr, Unicef e croce rossa italiano hanno lanciato una sottoscrizione alla quale si può partecipare e io sono qui per dare in primis un appello affinchè lo si faccia. Esiste un modo per agire ed è molto semplice, donando al 45525, testimoniando così non soltanto affettivamente e con astratti affetti, la vicinanza al popolo ucraino ma nel modo più concreto possibile”.



Poi Lino Guanciale ha spiegato: “Mi permetto di dire una cosa, Papa Francesco, e lo dice uno che non crede ma che ha grande rispetto per i credenti, ha avuto una posizione sempre molto chiara sui migranti e i rifugiati: quelle forze politiche che in altre occasioni si sono dichiaratamente dette contro queste dichiarazioni, oggi tacciono. Io spero che questa ondata di solidarietà in cui il popolo italiano dimostra di essere capace, nel momento in cui l’accoglienza diventerà fatto difficile, mi auguro che di qui a qualche settimana quando il contraccolpo dalle nostre parti sarà molto forte, non continuiamo a sentire strane e orrende sirene sciovineste, quello che può succedere: chi tace adesso ma ha parlato in passato, torni a far sentire una voce estremamente imbarazzante anche sui rifugiati in Ucraina”.

LINO GUANCIALE IN TV DOMENICA SERA CON LA NUOVA SERIE “NOI”

Lino Guanciale ha aggiunto: “Stiamo attenti tutti. se doniamo ora e se partecipiamo ora, se siamo vicini agli ucraini adesso, siamolo anche di qui a qualche settimana quando qualcuno tema tornerà a farsi sentire con voce contraria”. Lino Guanciale sarà protagonista domenica sera della nuova serie tv targata Rai, “Noi”, remake italiano di “This Is Us”: “E’ una serie che abbraccia, come nell’originale, più decadi – spiega Lino Guanciale – la storia di una famiglia che attraversa tanti generazioni, con il presente che incontra il passato e le stagioni che si appastellano in questo racconto per cui sembra che il racconto di una famiglia è sempre un eterno presente, un presente molto emotivo”.

“C’è questo nucleo famigliare – ha aggiunto – che è molto particolare; Pietro e Rebecca, così si chiamano nella nostra versione i genitori di questa famiglia, sono protagonisti di un atto eroico all’inizio degli anni 80: aspettano tre gemelli ma ne perdono uno e decidono di adottare lo stesso giorno in cui nascono i due gemelli un bimbo di colore e fare questa scelta allora quando in Italia non vi erano gli orizzonti di oggi, è una scelta molto coraggiosa”.