Lino Guanciale, che in queste settimane ritroviamo in televisione nei panni del commissario Ricciardi, protagonista dell’omonima fiction di Rai Uno, ha svelato alcuni retroscena sulla sua carriera e sul suo privato. Per farlo, ha scelto di recarsi presso lo studio di “Da noi… a ruota libera”, trasmissione domenicale condotta da Francesca Fialdini sulla rete ammiraglia dell’azienda di viale Mazzini. Rispondendo alle curiosità del pubblico, l’attore ha confessato di non avere mai fatto ricorso alla chirurgia estetica, imparando a convivere con le prime rughe, e di non trascorrere troppo tempo davanti allo specchio di casa, anche se “appena esco, quando c’è una vetrina, butto un occhio per vedere se è tutto in ordine, soprattutto se ho un impegno di lavoro”.



La vacanza più brutta della sua esistenza risale al suo diciottesimo anno di vita: “Appena diplomato, andai con alcuni amici e amiche in campeggio, ma ogni notte cadeva qualcosa sopra la tenda di qualcuno di noi. Una volta si trattava di un ramo, l’altra volta di uno scroscio d’acqua perché pioveva a dirotto… Scappammo via quasi urlando contro i gestori!”.

LINO GUANCIALE: “LA PEGGIORE FIGURACCIA DELLA MIA VITA? SUL SET DI “UNA GRANDE FAMIGLIA”

La peggior figuraccia di sempre, ha confidato Lino Guanciale durante il suo intervento a “Da noi… a ruota libera”, la fece proprio su un set: “Stavo girando una scena della fiction di Rai Uno ‘Una grande famiglia’ e ce n’era una in cui era piovuto. Immaginate: grata di metallo, scarpa di cuoio senza grip… Sono scivolato all’indietro e sono letteralmente scomparso dal fotogramma! La cosa a cui sono grato a Sarah Felberbaum, l’attrice che recitava con me, è che lei non ha riso neanche per un secondo. Il regista Riccardo Milani, invece, non si è trattenuto!”.

Il regalo che Lino Guanciale fece a sua madre con il suo primo stipendio fu una pirofila in vetro per cucinare (“Sapevo che ne aveva bisogno”), mentre in amore gli è capitato di essere tradito (“Accade a ciascuno di noi, ma si va avanti”). Infine, una rivelazione personale: il volto di tante serie di successo della Rai non ha problemi d’ansia, ma quando è particolarmente agitato “mi parte qualcosa di molto simile all’agorafobia, ovvero la difficoltà di stare in spazi aperti con tanta gente dentro”.