La chirurgia per perdere peso potrebbe migliorare la memoria, come ha spiegato una recente ricerca. I pazienti obesi presi in esame dallo studio in questione del Radboud University Medical Centre, hanno mostrato risultati migliori a livello di memoria dopo l’operazione. Secondo i ricercatori, nonostante non ci siano stati cambiamenti a livello del cervello, il ruolo fondamentale potrebbe giocarlo la circolazione e la pressione sanguigna, che sarebbe appunto migliorata dopo l’operazione.



Secondo Amanda Kiliaan, ricercatrice del Radbound University Medical Centre e autrice dello studio, la memoria e l’abilità di attenzione migliorerebbero ancora due anni dopo l’intervento. La pressione sanguigna, infatti, scenderebbe migliorando di conseguenza anche la memoria.

Ridotto il rischio di demenza

La dottoressa Amanda Kiliaan, autrice dello studio, ha spiegato al Telegraph: “Le persone esercitano di più e hanno migliorato la loro memoria dopo l’operazione. Solo il 15% di loro soffre ancora di ipertensione, comparato al 35% prima dell’intervento. Questo significa che la pressione del sangue è scesa significativamente”. Perdere peso dopo l’operazione, dunque, significa anche migliorare altri aspetti della salute e allontanare varie conseguenze negative come la demenza.



“Molti studi hanno dimostrato che i problemi vascolari presenti in pazienti obesi sono fattori di rischio per le malattie neurodegenerative e il declino cognitivo e per la demenza” ha spiegato ancora l’esperta. Ogni anno circa 7000 adulti si sottopongono all’operazione di perdita del peso. Dopo l’operazione, le persone tendono a rimanere più concentrare, a distrarsi meno e a controllare di più gli impulsi. Lo studio è stati presentato all’European Congress on Obesity a Dublino.

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