Marta Bassino è la rivelazione della stagione di Coppa del Mondo di sci. Sulle sue doti in gigante non c’erano dubbi, tuttavia la piemontese classe 1996 ha fatto proprio quest’anno il definitivo salto di qualità, impreziosito dalla vittoria di Killington che è stata la prima in carriera per Bassino. Non solo gigante però per Marta, che nel corso di queste ultime settimane è riuscita a salire sul podio addirittura in cinque specialità diverse, grazie ai risultati ottenuti pure in combinata, parallelo, super-G e addirittura discesa, in occasione della storica tripletta azzurra a Bansko. Sui tracciati più tecnici insomma Bassino può fare molto bene anche nella velocità e il primo a questa eccellente continuità è l’attuale quarto posto di Marta Bassino nella classifica generale di Coppa del Mondo. Abbiamo allora voluto sentire la piemontese, ecco cosa ci ha raccontato alla vigilia del gigante di Kranjska Gora in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Possiamo definire questa stagione come quella dell’esplosione definitiva di Marta Bassino? A giudicare dai risultati direi proprio di sì, sono riuscita a salire sul podio in cinque differenti discipline ed è un bel risultato.
In cosa ti senti migliorata rispetto al passato e cosa invece vuoi ancora perfezionare? Il mio percorso di crescita arriva da lontano, anno dopo anno ho aggiunto qualcosa alla mia sciata, curando molto l’aspetto tecnico ma anche fisico e mentale.
Come è stato vincere per la prima volta una gara di Coppa del Mondo? Un’emozione incredibile, anche se ero lontana dall’Italia ho sentito l’affetto della gente in Italia, mi hanno inviato una marea di messaggi di congratulazioni, e anche sui social è stato bello vedere quanto la gente ci vuole bene.
Come descriveresti il tuo stile di gigantista? È chiaro che le piste tecniche sono quelle che preferisco, ma oggi occorre andare forte su tutti i tipi di tracciato.
C’è una pista che ti piace in modo particolare? La pista di Kronplatz (Plan de Corones, ndR) mette a dura prova le capacità di ogni sciatrice, peccato che quest’anno non ci corriamo, ma solamente nel 2021.
Anche in combinata le cose vanno bene, cosa significa per te questa disciplina un po’ particolare? Il cambiamento dell’ordine di partenza nella manche di slalom mi ha favorito, lo abbiamo visto ad Altenmarkt, diciamo che con certe condizioni di pista posso togliermi delle soddisfazioni.
L’obiettivo è quello di diventare maggiormente polivalente? A lungo termine direi di sì, anche se voglio procedere per passi, certo non diventerò mai una discesista pura per le mie doti fisiche e nemmeno una specialista dello slalom…
In super-G in particolare ritieni di poter fare grandi cose in futuro? In quelli dove la tecnica può fare la differenza ho dimostrato di potermela cavare.
Come giudichi questa bella stagione della Nazionale italiana? Siamo veramente un team affiatato e competitivo, avere al fianco campionesse come Goggia e Brignone non può che essere stimolante.
Qual è il clima in squadra, soprattutto con Federica Brignone visto che in pista la rivalità è inevitabile? Lo sci è uno sport individuale, ma facciamo il tifo per le nostre compagne di squadre. E poi in questa stagione siamo salite sul podio in compagnia più di una volta…
Pensi già ai Mondiali di Cortina e alle Olimpiadi in Cina? Cosa ti aspetti da questi grandi eventi? Adesso vediamo di concludere bene la stagione, poi affronteremo un appuntamento alla volta. Certo i Mondiali in casa ti regalano una bella adrenalina in più. (Mauro Mantegazza con Franco Vittadini)