Il genio creativo di Marcel Duchamp, la sua straordinaria eredità e come il suo lavoro rivoluzionario, il suo leggendario cambio di prospettiva, abbia segnato per sempre il percorso e l’evoluzione dell’arte moderna e contemporanea. Sono questi i temi al centro de “L’intuizione di Duchamp”, il documentario scritto e diretto da Guido Talarico, editore e giornalista esperto di arte contemporanea che oggi, venerdì 6 maggio, andrà in onda su Rai 5 alle ore 21.15, nell’ambito del programma Art Night.
Prodotto da FAD srl, casa editrice dello stesso Guido Talarico, da Lilium Distribution, società fondata da Simona Garibaldi, che ne cura anche la distribuzione, e realizzato in collaborazione con Rai Cultura, “L’intuizione di Duchamp” partendo dalla svolta del maestro francese propone un racconto sistematico ed originale sulla migliore gioventù artistica italiana e sul mondo fantastico ma poco conosciuto che vi è alle spalle. La regia è infatti costruita su una indagine per immagini che passa attraverso la scoperta di luoghi magnifici come il Quirinale, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna, l’Accademia di Francia a Villa Medici e gli atelier degli artisti.
Una narrazione che lega il cambio di prospettiva che ha fatto di Duchamp l’anticipatore per eccellenza alle nuove generazioni di artisti contemporanei. Un vero e proprio viaggio nel talento attraverso la testimonianza di quattro artisti come Elena Bellantoni, Corinna Gosmaro, Eugenio Tibaldi e Gian Maria Tosatti, a cui si accompagnano le voci di due curatori di fama internazionale come Renata Cristina Mazzantini, curatrice di Quirinale Contemporaneo, e Sam Stourdzé, Direttore dell’Accademia di Francia a Roma, Villa Medici che integrano la storia spiegando l’evoluzione dell’arte anche nel rapporto con le grandi istituzioni pubbliche.
Un racconto originale, ricco di immagini spettacolari e capace di dar vita ad una narrazione che ben rappresenta la diversità di stili, generi, ambienti e contaminazioni. Un film che ha per filo rosso il “Talent Prize”, il concorso dedicato agli artisti emergenti, fondato da Guido Talarico 14 anni fa e che oggi conta 10.000 artisti iscritti. Un premio che, non a caso, ha avuto e ha come vincitori e protagonisti tutti e sei gli interpreti del documentario.
“Con “La luce di Roma” – ha dichiarato il registra e co-produttore Guido Talarico – avevamo chiesto agli artisti di calarsi nel loro ruolo di visionari per svelarci il futuro di Roma. Ne “L’intuizione di Duchamp”, attraverso le parole di quattro grandi artisti e di due curatori altrettanto grandi, raccontiamo le visioni parallele, la necessità dei cambi di prospettiva, i concetti che vanno oltre la raffigurazione. Scoprendo luoghi meravigliosi, spesso inaccessibili ai più, facciamo vedere l’evoluzione del pensiero artistico, la grandezza di ragionamenti visionari che soltanto menti di creatività superiore riescono a concepire”.
Il documentario nasce da una partnership tra FAD e Lilium Distribution che si basa sulla volontà comune di dare vita in modo continuativo a produzioni culturali qualitative, da distribuire anche all’estero. Un altro elemento distintivo di questa unione è la compatibilità operativa delle due strutture che già in questa loro prima collaborazione hanno saputo dare vita ad un team in grado di operare nel tempo e su progetti di grande respiro.
“Dopo 20 anni di lavoro nella distribuzione – ha spiegato la co-produttrice, Simona Garibaldi – abbiamo scelto di allargare alla produzione il nostro campo di azione e, tra i diversi progetti culturali di grande rilievo che stiamo seguendo, quello in collaborazione con Guido Talarico e con Rai Cultura è una perfetta esemplificazione della strada che abbiamo intrapreso. Il nostro Paese ha tanto da dire in questo settore e noi vogliamo essere tra coloro che partecipano al raccontano del nostro straordinario patrimonio culturale”.
Cruciale e stimolante per la realizzazione del progetto è stata la collaborazione con Rai Cultura e in particolare con Art Night di Silvia De Felice . “E’ un privilegio dare voce all’arte e agli artisti e renderli accessibili e fruibili al grande pubblico grazie al sostegno e al contributo del Servizio Pubblico” chiosano i produttori.
La dinamicità della narrazione de “L’intuizione di Duchamp” si alterna ad inquadrature più neutre che aiutano a sottolineare il peso delle parole, la terzietà e l’autorevolezza del racconto. Sullo sfondo gli atelier degli artisti tra Roma, Napoli e Parigi, ma anche, come ricordato, il Palazzo del Quirinale, la Villa Medici e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna; luoghi di grande valore storico-artistico raccontati nei particolari grazie alla fotografia di Francesco Talarico, videomaker di lungo corso, capace di soffermarsi sui dettagli, cogliere risvolti poco apparenti ed adattarsi alla singolarità di ogni artista e di ogni luogo d’arte e grazie al prezioso contributo narrativo apportato da Vittorio Antonacci, aiuto regista. Le musiche, originali, sono di Valerio Vigliar.