Linus, Nicola Savino e Matteo Curti si punzecchiano e si raccontano in qualità di voci amatissime e seguitissime della radio italiana. “La maggior parte di quelli bravi fa la radio in maniera casuale – spiega Linus, ospite con gli altri due colleghi a Stasera C’è Cattelan su Rai Due – Lui (Savino, ndr) era un fonico ma al tempo stesso l’animatore degli spazi extra ufficiali, come le serate e i corridoi”. E scherza: “è più bravo fuori onda che in onda” , spiegando che “sembriamo marito e moglie”.
Invece l’ingresso in radio di Matteo Curti avviene perché “stavo facendo una serata a Roma e lui che era un ascoltatore compulsivo di mio fratello – racconta Linus – Si accontenta di me, va alla mia serata e fuori dalla discoteca riesce ad attirare la mia attenzione. Io l’ho allevato, da qui è nata un’amicizia”. Nicola Savino spiega invece di avere “l’ossessione per la didascalia , penso sempre ad abbassare l’alto è come se fosse una missione, per questo dico l’uomo della strada”. E parlando del suo lavoro al fianco di Linus e di Matteo Curti, ammette che “essendo in tre ognuno ha il tempo per portare il suo mentre gli altri lavorano. Questa cosa accade soprattutto nelle interviste, io ascolto cosa chiede Linus e poi mi organizzo per la domanda dopo”.
Linus “con Nicola Savino mai più litigato. Non mi farei mai intervistare da…”
Linus, nonostante tutte le interviste condotte anche insieme a Nicola Savino nella sua lunga carriera radiofonica, ospite di Alessandro Cattelan su Rai 2 confessa che “adoro essere intervistato perché mi deresponsabilizza tanto, mi preparo l’intervista e so tutte le risposte”. Ironico, dichiara che “non andrò mai da Belve perché mi mettono in imbarazzo e mi creerei un sacco di nemici. Mi piace essere intervistato e lo faccio anche come buona azione, perché il difetto degli ospiti italiani è che vorrebbero sempre essere altrove”. Delle persone che intervista invece Linus deve ammettere di provare fastidio per “la poca disponibilità e a volte anche un po’ la vuotezza, perché ci sono persone brave a fare una cosa che però quando le intervisti rimane pochissimo. Forse è perché siamo in due e si sentono presi in mezzo tra me e Savino”.
Anche Nicola Savino è dello stesso avviso: “a volte ho la sensazione che non si sbottonino, ma in radio non c’è pericolo, si possono dire le cose, non è come nei giornali dove c’è il titolista e chi riporta le parole”. Incalzati da Alessandro Cattelan sul tema del loro passato litigio in diretta, Linus si trova ad ammettere che “con Nicola non ci è più capitato di litigare, né in onda né fuori onda. Abbiamo un rapporto molto sereno anche perché siamo in un matrimonio aperto, nel senso che quando finiamo a mezzogiorno poi non ci vediamo più. Quello che fa lui lo vedo in televisione e quello che faccio io lui lo può immaginare”.