Lione: accoltellata sulla porta di casa una donna ebrea 30enne
A Lione, precisamente nel terzo arrondissement e nel quartiere Part-Dieu, nel pomeriggio di oggi si è registrato l’ennesimo atto antisemita con l’accoltellamento di una donna ebrea di 30 anni sulla porta di casa sua. Sulla questione sono ancora in corso le indagini del caso, mentre l’aggressore è scappato poco dopo l’accoltellamento e non è stato, per ora, ancora individuato, dando il via ad una vera e propria caccia all’uomo.
La pista maggiormente sondata dagli inquirenti di Lione sulla donna ebrea accoltellata, comunque, rimane quella dell’antisemitismo, anche perché sul muro esterno è stata individuata una svastica dipinta con lo spray, probabilmente da parte dello stesso aggressore. La 30enne, fortunatamente, non sembra essere in pericolo di vita e si trova, attualmente, ricoverata in ospedale con una prognosi non critica. La procura di Lione in merito all’accoltellamento della donna ebrea ha aperto un’indagine per tentato omicidio aggravato dall’ipotesi di un movente antisemita. Il sindaco del comune francese, Grégory Doucet, su Twitter (ora X), ha espresso il suo sostegno alla vittima e ai suoi cari, condannando “l’ondata di violenza inaudita” che si registra in tutta la Francia.
Darmanin: “In un mese più di 700 attacchi antisemiti”
Quanto avvenuto a Lione, dove una donna ebrea è stata accoltellata sulla porta di casa sua, è solamente l’ennesimo gesto di un’ondata antisemita che sembra essere sempre più inarrestabile in tutta la Francia. Il 30 ottobre, infatti, il ministro degli Interni Gérald Darmanin, in un’intervista, ha parlato di 719 attacchi antisemiti che hanno portato già a 389 arresti. Secondo il ministro si tratta di “antisemitismo latente”, negando tuttavia che la Francia sia esposta ad “una chiara minaccia jihadista”. Insomma, il drammatico evento di Lione potrebbe essere solamente il primo di una nuova ondata antisemita, con l’auspicio che ovviamente questo non porti ad una seconda ondata terroristica dopo quella che ha già sconvolto la Francia e l’Europa nel secondo decennio degli anni 2000.