Gravissimo incendio avvenuto nella scorsa notte a Lione, precisamente in località Vaulx-en-Velin, periferia della nota cittadina d’oltralpe: le fiamme hanno divorato un palazzo e il bilancio è gravissimo, dieci morti fra cui cinque bambini. Vi sarebbero inoltre almeno quattro persone ferite in maniera molto grave, di conseguenza non è da escludere un esito ancora più drammatico dell’incendio avvenuto nella notte fra giovedì 15 e venerdì 16 dicembre, alle ore 3:00 del mattino. A conferma di quanto l’episodio sia stato grave, l’imponente schieramento di vigili del fuoco, ben 170 pompieri, e sul posto si sono recati anche il prefetto della regione Auvergne-Rhône-Alpes, il prefetto del Rodano, il sindaco di Vaulx-en-Velin e il pubblico ministero.
“L’incendio sarebbe partito dal piano terra per poi saltare direttamente al terzo piano”, ha spiegato a LCI il tenente colonnello David Annotel, rappresentante della federazione nazionale dei vigili del fuoco. Stando a quanto fatto sapere da alcuni testimoni, le fiamme sarebbero scattate da un vano scala, per poi appunto propagarsi ai piani più alti, bloccando di fatto le uscite alle persone che risiedevano nei piani rialzati. Il risultato è stato che molte persone si sono lanciate dalle finestre pur di scampare alle fiamme.
INCENDIO LIONE: “DOPO I SOCCORSI AL VIA LE INDAGINI”
Una volta domato l’incendio, non senza difficoltà, in quel di Lione sono scattate le indagini, così come fatto sapere dal ministro dell’Interno Gérald Darmanin: “Dopo i soccorsi appena conclusi, circoscritto l’incendio, tocca ora alle indagini”, parlando poi di un “evento assolutamente drammatico incidente” e indicando appunto l’apertura di un’inchiesta.
Le vittime sono tutte civili, mentre non vi sarebbero defezioni per quanto riguarda il corpo di polizia o dei vigili del fuoco. Il ministro delegato per le città e l’edilizia abitativa, Olivier Klei ha fatto sapere di aver parlato con con il sindaco di Vaulx-en-Velin, Hélène Geoffroy, “per assicurargli il sostegno dello Stato”. Resta ancora sconosciuta l’origine del gesto, anche se quasi sicuramente dovrebbe trattarsi di un gesto non doloso ma accidentale, forse dovuta all’incuria.