La liquefazione del sangue di San Gennaro, evento che viene celebrato da secoli, tre volte l’anno nella Cattedrale di Napoli ed accolto dai fedeli di tutto il mondo come segno di buon auspicio, è un fenomeno che per lungo tempo ha suscitato la curiosità anche della comunità scientifica. Specialmente per lo studio sulle dinamiche del passaggio di stato da solido a liquido, ma anche per la natura del materiale contenuto nell’ampolla che, secondo la tradizione, sarebbe il sangue del patrono, raccolto in seguito alla sua decapitazione durante la persecuzione dei cristiani nell’anno 302 d.C..
Il rito inizia con l’esposizione delle ampolle che poi vengono prelevate dal vescovo durante la preghiera nell’attesa della liquefazione. Al termine i fedeli sventolano fazzoletti bianchi in segno di festeggiamento, ma solo quando questo si conclude con “Il miracolo”. Ci sono sono state infatti, alcune celebrazioni negli anni, durante le quali il sangue non si è sciolto, e questo è interpretato come presagio negativo. Anche perchè, tutte le volte che il prodigio non è avvenuto, sono annualità nelle quali si sono verificati eventi infausti. A partire dalla prima guerra mondiale, passando per l’epidemia di colera che colpì Napoli nel 1973, fino al 2020, l’anno della pandemia da Covid.
Liquefazione sangue San Gennaro, la posizione della Chiesa sul miracolo
Liquefazione sangue di San Gennaro, il fenomeno che avviene a Napoli tre volte l’anno ormai da sei secoli è considerato dai fedeli partenopei e non solo, un vero e proprio miracolo. Tuttavia la Chiesa è sempre rimasta cauta nell’uso di questo termine, e nonostante abbia riconosciuto l’importanza del rito dedicato al culto del Santo Patrono ed incoraggiato nel tempo la celebrazione, non ha mai ufficialmente dichiarato miracolosa la trasmutazione da solido a liquido, preferendo riconoscerlo come un “prodigio”. Le istituzioni cattoliche non hanno mai ostacolato le indagini scientifiche portate avanti ampiamente da molti esperti, anche se, le analisi chimiche e fisiche della sostanza sono state finora fatte solo tramite spettroscopio, poichè non è stata mai permessa l’apertura della reliquia che resta sigillata per garantirne l’integrità.
Questo infittisce il mistero che resta sulla natura soprannaturale dell’evento stesso, che è anche unico nel suo genere e per il quale ancora non è stata mai espressa alcuna certezza, ma solo ipotesi. Tra le spiegazioni fatte, dopo opportune analisi, ci sono da notare comunque quelle riportate da alcuni professori dell’Università di Napoli, che dopo aver confrontato il contenuto della sostanza con lo spettroscopio, sostennero che all’interno della reliquia ci fosse davvero sangue, visto che nei risultati era emersa la presenza di emoglobina.
Sangue di San Gennaro, gli studi scientifici sul contenuto delle ampolle e ipotesi sul passaggio da solido a liquido
Gli studi scientifici in merito al miracolo di San Gennaro non hanno avuto come oggetto solo il contenuto delle ampolle, che per motivi legati alla storicità della reliquia stessa non può essere analizzato direttamente ma solo con strumenti esterni. Si sono concentrati negli anni anche sulle dinamiche della trasformazione del fluido che la maggior parte delle volte passa da solido a liquido, o altre resta semiliquido o non si scioglie affatto nonostante la manipolazione. Una ipotesi frequente fatta dagli studiosi riguarda infatti proprio il fatto che il passaggio di stato possa avvenire grazie ad un fenomeno fisico che avviene grazie al maneggiamento per le proprietà fisiche della sostanza contenuta dette “tissotropiche“.
Anche questa però è stata smentita varie volte proprio durante il rito stesso, nelle occasioni in cui, anche dopo che l’arcivescovo aveva ripetuto gli stessi movimenti, il sangue non si è sciolto affatto. Uno di questi episodi è diventato celebre perchè avvenuto in presenza di Papa Francesco, durante il quale il sangue di San Gennaro si sciolse solo a metà. Tutti eventi avvenuti davanti ad una folta folla di fedeli, e che hanno contribuito nel tempo a riaffermare il mistero di questo prodigioso fenomeno, che resta inspiegabile per molti versi, soprattutto per le modalità con le quali si verifica, che più di una volta hanno superato le leggi della fisica.