Era nell’aria ed era solo questione di ore, ma alla fine la reazione dell’Iran contro Israele non si è fatta attendere e si è sviluppata in due ondate. Nella prima ondata, come spiega Ynet, sarebbero stati lanciati almeno 102 missili: esplosioni sarebbero avvenute anche a Gerusalemme. La seconda ondata, avvenuta poco dopo, ha investito sia Gerusalemme che Tel Aviv: la contraerea è entrata immediatamente in azione per identificare e intercettare i lanci, come spiegato ancora dall’Idf. Le Guardie della rivoluzione iraniane hanno voluto fare il punto sulle azioni militari avvenute oggi: “Abbiamo preso di mira il cuore dei territori occupati oggi in risposta all’assassinio del capo di Hezbollah Hassan Nasrallah e di un comandante di alto rango della forza Quds, Abbas Nilforoushan, da parte di Israele”. hanno spiegato. L’attacco, dunque, è una rappresaglia dopo l’omicidio di Nasrallah ma anche del capo politico di Hamas, Isamil Haniyeh, ucciso lo scorso luglio a Teheran. Ad approvare gli attacchi è stato il Consiglio supremo della sicurezza nazionale, dall’esercito e dal ministero.



Israele, due feriti dalle schegge dei missili lanciati dall’Iran

Contando anche la seconda ondata di attacchi alla fine l’Iran ha lanciato verso Israele più di 200 missili balistici. Dal canto suo Israele ha invitato la popolazione a raggiungere i rifugi e insieme a Giordania e Iraq, ha chiuso tutti gli spazi aerei. L’attacco dell’Iran è durato circa un’ora e mezza: questa azione avrà inevitabilmente delle conseguenze, Israele ora è in stato di massima allerta e ha già annunciato che insieme agli Usa reagiranno con la forza. L’obiettivo è di rovesciare anche i Pasdaran, oltre a Hamas e Hezbollah.



Alcuni dei missili lanciati dall’Iran su Israele sarebbero stati intercettati dai sistemi anti-missilistici Usa, ancora prima di raggiungere il cielo di Gerusalemme e Tel Aviv. L’assalto iraniano ha portato al ferimento lieve di due persone, colpite da alcune schegge. Altre persone sarebbero cadute mentre correvano in strada per rifugiarsi: nessuno, comunque, avrebbe riportato conseguenze gravi. Intanto il ministero dell’Intelligence iraniano ha affermato che “l’Iran è in stato di guerra”.

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