L’Iran lavora per sviluppare le reti commerciali nel Mediterraneo. La Rod Ship Management, sanzionata dall’Office of foreign assets control del dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, è sotto il controllo della Forza Quds, componente del corpo delle Guardie della rivoluzione islamica. Il giornalista francese Emmanuel Razavi, autore del libro La face cachée des mollahs, a La Verità conferma: “Tutte le compagnie aeree e quelle marittime iraniane sono controllate dalla Forza Quds e grazie a questo possono fare ogni genere di traffici, vedi armi dirette ad Hamas, Jihad islamica, Huthi e Hezbollah, droga ed esseri umani”. Per questo motivo “aerei e navi sono centrali nella strategia di destabilizzazione del Medio Oriente messa in atto dall’Iran negli ultimi che assume particolare valenza con lo scoppio della guerra tra Israele e Hamas“.
L’Iran con le proprie navi era presente in Libia già dal 2019: da quel momento i flussi commerciali sono aumentati ma sempre dietro la schermatura di Paesi terzi. Per esempio, la Shahan Tejarat utilizzerebbe i servizi della nave turca Bati group. Come spiega La Verità, lo scorso 13 luglio una nave gestita dalla Islamic Republic of Iran Shipping Lines (Irisl), sanzionata dagli Usa nel 2007, ha attraccato e scaricato in un porto in Libia. La stessa nave nel 2023 ha annunciato di aver ripreso il servizio verso il porto libico di Misurata.
Iran e Russia in Libia preoccupano l’Italia
I dati dell’Iran mostrano che il commercio con i Paesi africani è raddoppiato nel 2023: il ministero degli Esteri iraniano ha firmato quasi 50 accordi di cooperazione economica e commerciale con i Paesi africani fino al marzo 2023. Non solo Iran. Anche la Russia si allarga in Africa: la compagnia Wagner, ad esempio, entro l’estate prevede di essere attiva in almeno cinque Paesi, in particolar modo nella regione del Sahel. Mosca vorrebbe formare un blocco geopolitico di Stati che si estenda dal Mediterraneo all’Africa occidentale: anche per questo motivo a Tripoli, pochi giorni fa, si è tenuta la cerimonia ufficiale d’inaugurazione dell’ambasciata di Russia in Libia.
L’ambasciatore russo a Tripoli, Aydar Rashidovic Aganin, aveva ottenuto l’accettazione nel 2023. La cerimonia, tenutasi all’Hotel Radisson, ha visto lontani i diplomatici italiani e dei Paesi dell’Ue. Presenti, invece, l’ambasciatore d’Egitto Mostafa Tamer, l’ambasciatore del Qatar Khalid Mohammed bin Zabin Al Dosari e l’ambasciatore d’Algeria Suleiman Shanin, spiega La Verità. La presenza di Iran e Russia in Libia preoccupa l’Unione Europea e soprattutto l’Italia, a pochissimi km dalle sue coste e dunque anche dai loro traffici.