Lisa Marzoli e Beppe Convertini sono i conduttori de La Vita in Diretta nella sua versione estiva. La giornalista del TG2, si è confidata di recente tra le pagine del settimanale Gente, dove ha raccontato della sua gravidanza, vissuta come un momento molto difficile per la sua vita. La gestazione considerata a rischio, è stata particolarmente difficoltosa ma poi, insieme al marito Francesco, ha potuto abbracciare la piccola Ginevra. “Negli ultimi quattro mesi ho sofferto di colestasi gravidica”, esordisce la giornalista, “In pratica, il fegato si blocca e gli acidi biliari corrono liberamente nell’organismo della madre. È un disturbo che, sebbene temporaneo perché si risolve con il parto, può mettere a rischio il nascituro”. “Per la mamma poi è una condizione snervante: sei sempre stanca, hai pruriti insistenti in tutto il corpo. La soluzione sarebbe stata quella di farla nascere prematura, ma non l’ho presa in considerazione”. Per fortuna al suo fianco, il marito che lei considera: “La colonna della nostra vita”.
Lisa Marzoli parla della sua difficile gravidanza
La notizia della gravidanza, aveva colto particolarmente di sorpresa Lisa Marzoli che in quel periodo lavorava con Maurizio Costanzo a S’è fatta notte. La giornalista quindi, dopo avere saputo di essere a “rischio”, ha dovuto lasciare il programma ma non esclude il ritorno: “Con Maurizio è rimasto un bellissimo rapporto e non escludiamo di tornare a lavorare insieme, ne stiamo già parlando”. Intervistata tra le pagine de Il Messaggero, la conduttrice ha parlato del ruolo di madre e donna che lavora. “Il Rai che io sappia non c’è un asilo interno. So che erano state raccolte delle firme anni addietro ma poi la cosa si è arenata”. Poi ha aggiunto, parlando proprio di Ginevra: “In genere ci si arrangia con i nonni, cosa che io non ho potuto fare perché nel mio caso abitano tutti lontano. Ho risolto il problema con una tata ma è una cosa che non tutte possono permettersi. Se le lavoratrici sono precarie, per esempio, non sempre hanno abbastanza risorse da destinare ad una collaboratrice fissa. In Italia siamo davvero indietro ad aiuti alla maternità. Spero che mia figlia possa trovare, crescendo, una situazione migliore”.