Nuova vittima per il batterio listeria , un uomo di 75 anni di Bojano, in provincia di Campobasso. Come riferito dal sito della Rai, l’anziano signore si trovava ricoverato in ospedale nel reparto di rianimazione da tre giorni, molto probabilmente dopo aver mangiato della ricotta. Va precisato che il paziente era giunto in ospedale in condizioni molto gravi anche per via di alcune patologie pregresse. Alla fine, dopo 72 ore di ricovero, l’uomo non ce l’ha fatta, divenendo quindi una nuova vittima di listeriosi, la malattia derivante dal batterio listeria.



L’uomo è morto nel pomeriggio di ieri, venerdì 7 ottobre 2022, e sul caso è stata avviata una verifica dell’ufficio Igiene per cercare di risalire con certezza al tipo di alimento all’origine del contagio, che come dicevamo sopra, potrebbe essere la ricotta. La precedente vittima per listeria risaliva allo scorso mese di settembre, un 83enne di Alessandria che aveva mangiato dei wurstel crudi di pollo, e per cui su richiesta della figlia era stata avviata un’indagine epidemiologica ed erano stati fatti campionamenti sui cibi ingeriti dall’uomo.



LISTERIA, 75ENNE MORTO A CAMPOBASSO, BASSETTI: “NO A TERRORE”

In totale, fra dicembre 2021 e ieri, sono morte 5 persone, fra Lombardia, Piemonte (due), Emilia Romagna e appunto Molise. Sulla questione listeria è intervenuto il professore Matteo Bassetti, primario di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, che attraverso la propria pagina Facebook ha cercato di invitare la calma.

“Il batterio Listeria monocytogenes è d’attualità – spiega – ma non stupiamoci: la listeria non è un problema di oggi, è sempre stata un problema. Noi abbiamo sempre avuto casi di listeriosi nei nostri ospedali e reparti. La listeriosi può dare una meningite, una sepsi e le persone più fragili possono anche andare incontro al decesso. Però non è che dobbiamo essere terrorizzati dal fatto che se mangio un wurstel o un tramezzino al salmone mi prende la listeria e muoio. Questa equazione evidentemente finisce per terrorizzare la gente”.