Non si placa l’allarme listeria in Italia, e dopo il caso dei wurstel spunta ora quello dei tramezzini al salmone. Come riferito dal sito della Rai, il ministero della salute ha disposto il richiamo per i tramezzini al salmone e maionese dal marchio “Allegri Sapori”, precisamente i lotti del prodotto n. 22952 1 e n.22952 2, segnalando la “presenza di Listeria monocytogenes”. La raccomandazione a eventuali consumatori che avessero acquistato i tramezzini con questa numerazione, è quella di “di non consumare il prodotto, riportarlo al punto vendita per un rimborso o la sostituzione entro il prossimo 10 ottobre”.
I casi di listeria stanno aumentando nelle ultime settimane, e come vi avevamo già riportato negli scorsi giorni, il ministero era intervenuto per ritirare un lotto di wurstel, molto probabilmente contaminato dal batterio. A far preoccupare è ora un caso sospetto di meningite da listeria scoperto in provincia di Alessandria, tra l’altro giunto a pochi giorni dalla morte di un uomo di 83 anni. La figlia della vittima avrebbe chiesto un approfondimento clinico in merito ai cibi ingeriti dal padre, e pare che l’anziano signore abbia mangiato dei wurstel crudi pochi giorni prima dell’infezione e della successiva morte. Attualmente sarebbero 67 i casi di listeriosi collegati all’assunzione di questo alimento, ricoveri che vanno ad aggiungersi a quattro decessi avvenuti a partire dal mese di dicembre 2021, quindi in circa 10 mesi, e concentrati nelle regioni Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna.
LISTERIA, TRAMEZZIONI AL SALMONE RITIRATI: I SINTOMI PROVOCATI DALLA LISTERIOSI
Come spiegato dagli esperti, la listeria è un batterio che può provocare la listeriosi, un’infezione che spesso è volentieri è difficile da scoprire. Nella maggior parte dei casi provoca sintomi molto simili a quelli di una normale gastroenterite, quindi diarrea, mal di pancia, spossatezza, a volte nausea, ma in alcune situazioni, soprattutto se ad essere colpiti da listeriosi sono gli anziani o i fragili, può portare a conseguenze ben più gravi, fino ad arrivare appunto alla morte. Il batterio è presente nel suolo, nell’acqua e nella vegetazione, e non nell’alimento in se, di conseguenza quei cibi che contengono la listeria sono stati contaminati durante la lavorazione.