Per volere di Papa Francesco le Litanie Lauretane – le secolari invocazioni alla Vergine che concludono la recita del Rosario – acquisiscono tre nuove invocazioni molto particolari e legate alla vita quotidiana dei nostri tempi: “Mater Misericordiae”, “Mater Spei” e “Solacium migrantium”, ovvero “Madre della Misericordia”, “Madre della Speranza”, “Conforto (o anche “Aiuto”) dei migranti”. Si introduce insomma un cambiamento storico con l’inserimento di una tematica molto attuale come quella dei migranti (e tra l’altro alquanto “divisiva”) nel Rosario tradizionale.
La Congregazione per Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti in una lettera indirizzata ai presidenti delle Conferenze episcopali hanno comunicato la scelta del Santo Padre spiegando «Innumerevoli sono i titoli e le invocazioni che la pietà cristiana, nel corso dei secoli, ha riservato alla Vergine Maria, via privilegiata e sicura all’incontro con Cristo». Non solo, scrivono sempre il cardinale Robert Sarah e l’arcivescovo Arhur Roche, prefetto e segretario del dicastero vaticano, ora «la prima invocazione sarà collocata dopo Mater Ecclesiae, la seconda dopo Mater divinae gratiae, la terza dopo Refugium peccatorum».
IL PERCHÈ DELLE NUOVE LITANIE
«La crisi provocata dal coronavirus ha messo in luce l’esigenza di assicurare la necessaria protezione anche alle persone rifugiate, per garantire la loro dignità e sicurezza», lo ha detto nell’Angelus di ieri Papa Francesco all’indomani della Giornata Mondiale del Rifugiato per la quale ha esortato «rinnovato ed efficace impegno di tutti a favore della effettiva protezione di ogni essere umano, in particolare di quanti sono stati costretti a fuggire per situazioni di grave pericolo per loro o per le loro famiglie». Lo stesso Cardinal Sarah, che pure nel corso di questi anni non si è sempre “schierato” sul tema dell’immigrazione positiva a qualunque costo, specifica nella lettera «Anche nel tempo presente, attraversato da motivi di incertezza e di smarrimento, il devoto ricorso a lei, colmo di affetto e di fiducia, è particolarmente sentito dal popolo di Dio».
La scelta è tutta di Papa Francesco con l’inserimento delle tre nuove invocazioni che avverrà già nei prossimi mesi: come riassume bene Monsignor Roche a Vatican News, «Il Rosario, lo sappiamo, è una preghiera dotata di una grande potenza e dunque – conclude il segretario del dicastero vaticano – in questo momento le invocazioni alla Vergine sono molto importanti per chi sta soffrendo per il Covid-19 e, fra loro, i migranti che hanno anche lasciato la loro terra».