Litigio tra Massimo Cacciari e Giuseppe Brindisi a Zona Bianca su Rete 4. Interpellato sui suoi ultimi articoli nel quotidiano La Stampa e con il conduttore che ha chiesto al filosofo se il green pass o altre misure anti Covid fossero da “dittatura e regime totalitario“, Cacciari è esploso: “Ma chi ha mai parlato di dittatura! Smettiamola con questi sono giochetti ridicoli, io non l’ho mai detto e se continuiamo così me ne vado…”.



Cacciari ha poi precisato: “Io parlo di questioni che riguardano la Costituzione e l’ordinamento giuridico. Non è possibile, neppure in base alla nostra Costituzione, procedere per la quinta volta attraverso stati d’emergenza senza stabilire in base a quali criteri questi stessi stati di eccezione vengano dichiarati. E’ pericolosissimo procedere in questo modo senza consapevolezza e senza un fine preciso. Bisogna determinare per legge i casi per cui si stabilisce uno stato d’emergenza. L’unico punto in cui da noi si accenna allo stato d’emergenza è il codice della Protezione Civile sui disastri naturali”, dice.



Cacciari contro Brindisi, “Mi sono vaccinato, ma c’è pericolo di involuzione democrazia”

Cacciari ha avuto un diverbio con Brindisi perché non vuole essere accostato ai no vax: “Ridicolo. Se c’è uno che è sempre stato attento agli argomenti scientifici sono io. Il Green pass è una discriminazione, ma non ho mai detto che è da regime totalitario. Dico solo che è un pericolo. Il pericolo è un’involuzione della democrazia. Lo ha detto anche la ministra Cartabia che non si deve abusare dello stato di emergenza. Bisogna avere coscienza del pericolo, punto”.



In collegamento insieme all’infettivologo Massimo Galli e al giornalista Pietro Senaldi, Massimo Cacciari spiega di essersi vaccinato: “Mi sono vaccinato maturando una decisione libera, personale, informata. E consiglierei chiunque a farlo”. Poi il filosofo prosegue: “In che consiste la dignità della persona umana se non nella possibilità di scegliere con informazione e liberamente? Mi sono informato e mi sono vaccinato”.