Il dossier riaperture ha acceso il dibattito all’interno del governo negli ultimi giorni, registrato un duro confronto tra Giorgetti e Speranza nel corso della riunione della cabina di regia. Come riportato dai colleghi de La Stampa, l’esecutivo guidato da Mario Draghi si è diviso sull’allentamento delle misure: da una parte i rigoristi Franceschini (Pd), Speranza (Leu) e Patuanelli (M5s), dall’altra Giorgetti (Lega), Gelmini (Fi) e Bonetti (Iv). E non sono mancate le scintille…



«Questa volta Giorgetti era particolarmente agguerrito. Ad un certo punto si è rivolto direttamente a Speranza e gli ha chiesto di mostrare i dati scientifici che avrebbero impedito le riaperture almeno in alcune Regioni: “Noi dobbiamo rispondere a chi non ce la fa più. Noi della Lega rappresentiamo certi mondi economici, tu chi rappresenti»: questa la ricostruzione di chi ha partecipato alla cabina di regia.



LITE GIORGETTI-SPERANZA: DECISIVA LA MEDIAZIONE DI DRAGHI

Clima di alta tensione tra Giorgetti e Speranza, dunque, una lite ricomposta dalla saggia mediazione del premier Draghi. «Draghi ha gestito lo scontro con grande abilità politica, sciolto, a suo agio nelle dispute politiche», ha confermato la fonte a La Stampa. Una parziale vittoria della Lega, con Salvini subito pronto a cantare trionfo per le riaperture dal 26 aprile, ma il primo ministro ha voluto lanciare un messaggio anche al ministro Speranza: lo ha voluto con sé in conferenza stampa e lo ha difeso a spada tratta dalle «critiche infondate e ingiustificate». Ma questo potrebbe essere solo il primo capitolo di una lunga sfida tra partiti: il prossimo dossier destinato a riaccendere lo scontro è quello sul coprifuoco, con il Carroccio pronto a chiedere lo slittamento di almeno un’ora, dalle 22 alle 23.

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