Lite social tra Stefano Bonaccini e la politologa Nadia Urbinati. Quest’ultima in un’intervista a Repubblica aveva dichiarato che parte del merito del successo del governatore alle Regionali in Emilia Romagna va alle Sardine. Determinante sarebbe stata anche la debolezza della candidata leghista Lucia Borgonzoni e il fatto che su alcuni temi, come l’autonomia differenziata, Bonaccini non la pensi diversamente proprio dalla Lega. Questo gli avrebbe permesso di «intercettare facilmente fette di elettori di centrodestra». L’analisi non è piaciuta al Presidente della Regione Emilia Romagna, che sui social domenica ha scritto: «E io che pensavo di aver vinto anche per qualche merito personale, ad esempio per aver ben governato negli ultimi 5 anni…». Se pensava di chiudere così la questione, si è sbagliato, perché Urbinati ha risposto dal suo profilo Facebook. «Pensare che con il ben fare si vinca è ingenuo: senza un pubblico largo a sostegno di buone imprese, le buone imprese non hanno forza».
LITE STEFANO BONACCINI E NADIA URBINATI SUI SOCIAL
Stefano Bonaccini non ha nascosto la sua insofferenza per le analisi di Nadia Urbinati. «Un anno fa sostenne che la mia ricandidatura era sbagliata perché, a suo dire, non avevo sufficiente consenso tra i cittadini dell’Emilia-Romagna», ha argomentato il governatore ieri pomeriggio. «Oggi afferma che ho vinto perché la mia avversaria era scarsa (dimentica che il mio avversario si chiamava Salvini, che aveva stravinto in nove regioni su nove nei due anni precedenti), perché aiutato dalle Sardine e anche dai leghisti, perché sarei simile a loro (!?!)», ha proseguito. Quindi, ha elencato una serie di successi dei suoi primi cinque anni da Presidente della Regione Emilia Romagna. Ma per la politologa, che è spesso critica nei confronti del Pd, «solo una piccola maggioranza vota seguendo i fatti o la fede politica; per la stragrande maggioranza il voto è volatile». Per questo motivo, ritiene che «anche se lei ha ben governato negli anni del suo mandato ha rischiato di perdere contro una candidata più che mediocre».
Ciò non sarebbe avvenuto, secondo Nadia Urbinati, per le Sardine, «che hanno portato in piazza tante persone suonando un forte campanello d’allarme che ha convinto moltissimi ad andare a votare». Il buon governo, inoltre, non basta per vincere oggi. «È un pensiero ingenuo. Il punto è, piuttosto, che dobbiamo tutti tanto alle Sardine. Non per sminuire il suo lavoro ma per renderlo capace di muovere voti».