Le liti condominiali sono sempre più comuni. Una analisi condotta da Changes Unipol Ipsos per valutare la qualità della vita nei condomini, come riportato da Italia Oggi, rivela che un italiano su tre ha avuto almeno una discussione accesa con i suoi vicini di casa. Il 15% delle persone intervistate ammette che ciò avviene periodicamente.



Il fenomeno è diffuso in tutto il Paese, ma le città in cui emerge maggiormente il problema sono NapoliRomaCagliari Torino. La percentuale di persone che hanno avuto liti condominiali è in questi casi oltre il 30%. Allo stesso tempo, però, ci sono anche delle “mosche bianche”. A FirenzeMilano Verona le relazioni sono molto più armoniose. Il 75% del campione infatti sostiene di non avere mai avuto delle discussioni coi propri vicini di casa. È da considerare però che anche la frequenza di interazioni può essere diversa.



Liti condominiali: un italiano su 3 discute coi vicini, la ricerca

La ricerca condotta da Changes Unipol Ipsos, che lancia l’allarme sul numero di liti condominiali in Italia, ha rivelato anche che le persone più coinvolte in questi episodi sono i giovani della generazione Z (ovvero quelli nati dal 1997 al 2021). La percentuale è del 39%. I cosiddetti baby boomer (ovvero quelli nati tra il 1946 e il 1964) invece sembrerebbero essere i più pacifici. La percentuale scende infatti al 23%.

Per quel che concerne invece le motivazioni, la più frequente sono i rumori. Nel 29% dei casi infatti si discute perché la musica è troppo alta oppure per gli schiamazzi, soprattutto quando avvengono in orari inadeguati come quelli notturni. Al secondo posto, nel 27% dei casi, le liti sono da ricondurre a comportamenti sgraditi di vario genere, mentre a completare il podio, nel 20% dei casi, è il parcheggio selvaggio di auto e moto. È quest’ultima causa, in particolare, a creare caos a Napoli. A Roma, invece, tiene banco la  gestione degli animali domestici. A Bari, infine, il pagamento delle spese condominiali.