Filippa S., il 21 ottobre 2018, ha dato fuoco alla sua casa in via Flaubert, nel quartiere di Primavalle a Roma, poiché aveva litigato con il figlio Matteo, che si trovava ancora dentro. Inizialmente sembrava che le fiamme si fossero scatenate a causa di un incidente, ma la realtà era ben diversa. Dopo la discussione con il ventisettenne, la donna infatti era uscita ed era andata in un distributore di benzina per acquistare il liquido infiammabile, poi lo aveva utilizzato per cospargere un divano e aveva appiccato l’incendio con un accendino.



Il ragazzo si era salvato per miracolo. I vigili del fuoco lo avevano soccorso quando già era intossicato a causa delle inalazioni da fumo. Facendosi largo sulle scale del civico 71, erano arrivati al pianerottolo ed erano riusciti ad aiutarlo ad uscire dall’abitazione. La madre intanto osservava dalla strada l’evacuazione del condominio, impassibile. La verità è venuta alla luce soltanto quando il figlio l’ha denunciata alle autorità presenti. Poi la donna ha confessato



Litiga col figlio e dà fuoco alla casa: ora andrà a processo

A distanza di diversi anni dall’accaduto, Filippa S. dovrà difendersi dalle accuse in tribunale. La donna, che dopo avere litigato con il figlio ha dato fuoco alla sua casa in via Flaubert, nel quartiere di Primavalle a Roma, è accusata infatti di danneggiamento seguito da incendio. L’ipotesi di reato sarebbe potuta essere molto più grave se il ventisettenne non fosse uscito quasi del tutto illeso dall’abitazione.

Le prove contro la donna sono numerose. Innanzitutto la tanica di benzina, che aveva riempito proprio per incendiare l’appartamento, è stata rinvenuta mezza vuota nel pianerottolo del civico 71. Poi la testimonianza della vicina di casa, che ha visto provenire il fumo proprio da quella casa, mentre il ragazzo era ancora dentro. Infine, la ricostruzione di quanto accaduto effettuata proprio da Matteo, la vittima.