Alta tensione fra Russia e Lituania nelle ultime ore, dopo che Vilnius ha deciso di limitare il passaggio di treni merci provenienti dalla Federazione verso l’excalve russa di Kaliningrad. Una scelta che ha fatto andare su tutte le furie Mosca, che ha minacciato, neanche in maniera troppo velata, la vicina Lituania: “E’ stata chiesta l’immediata cancellazione di queste restrizioni – si legge in una nota firmata dal ministero degli esteri russi – finché non riprenderà pienamente il transito commerciale tra la regione di Kalinigrad ed il resto del territorio russo attraverso la Lituania, la Russia si riserva il diritto di agire in difesa degli interessi nazionali”.
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov parla di decisione illegale: “Questa decisione è davvero senza precedenti ed è dovuta alla decisione dell’Unione Europea di estendere le sanzioni al transito. Consideriamo anche questo illegale”, aggiungendo che si tratta di una decisione “più che grave” e che la risposta russa arriverà dopo “un’analisi molto approfondita” condotta nei prossimi giorni, così come si legge sul sito dell’Adnkrnos. La decisione delle ferrovie lituane di limitare il passaggio di merci russe è stata presa nel rispetto delle sanzioni europee contro la Federazione.
LITUANIA BLOCCA TRENI MERCI RUSSIA: LE PAROLE DI LANDSBERGIS
Stando al governatore di Kaliningrad, Anton Alikhanov, il blocco interessa circa il 40-50% delle merci, in particolare metalli e materiali di costruzione. Il ministro degli Esteri della Lituania Gabrielius Landsbergis, a margine del Consiglio a Lussemburgo, ha spiegato “E’ una misura presa in consultazione con la Commissione Europea e in base alle linee guida della Commissione. Sono state diffuse informazioni false, e non è la prima volta, da parte delle autorità russe, ma sono lieto di poterlo spiegare”.
“A questo punto – ha proseguito – poco meno della metà delle merci che attraversano la Lituania sono nella lista delle sanzioni Ue. Questo non vuol dire che tutte sono sanzionate ora: per alcune ci sono dei periodi di transizione. Per esempio il petrolio inizierà a fine anno, in dicembre”. C’è il rischio che scoppi un nuovo conflitto di qui a breve? Difficile dirlo con certezza fatto sta che la popolazione, alla notizia delle replica dura di Mosca al blocco (“la Russia si riserva il diritto di agire in difesa degli interessi nazionali”), ha iniziato a prendere d’assalto i supermercati per fare scorte, preparandosi appunto in vista di una nuova invasione. Ma perchè Kaliningrad è così importante per la Russia? Semplicemente perchè di fatto rappresenta una “base” russa in territorio europeo, ma soprattutto l’unico porto russo aperto tutto l’anno, non ghiacciandosi mai. Cosa potrebbe succedere in soldoni, lo aveva spiegato già l’anno scorso Wolfgang Münchaulo scorso anno, «dalla storia europea – lo cita il Corriere della Sera – abbiamo appreso quanto siano pericolosi i corridoi»: da Kaliningrad parte quello di Suwalki, che è lungo circa 300 chilometri, e che unisce l’exclave alla Bielorussia, fedelissimo alleato del Cremlino. «Il corridoio – raccontava – potrebbe trasformarsi in una serratura a doppia mandata per i Paesi Baltici. Il blocco di Suwalki rafforzerebbe il controllo del Cremlino sulla Bielorussia ed esporrebbe a ulteriori rischi la sicurezza della Polonia».