Ucraina e Polonia vuole rimpatriare gli ucraini che hanno lasciato il Paese dopo l’esplosione della guerra per via dell’invasione russa. In particolare, come spiegato dai due ministri della Difesa, l’obiettivo sarebbe quello di assistere Kiev nel rimpatrio dei cittadini in età militare che hanno lasciato la propria Nazione d’origine per evitare di essere arruolati nell’esercito. Nel 2022 l’Ucraina ha introdotto la legge marziale, che impedisce proprio agli uomini ucraini in età da combattimento di lasciare il Paese. Nonostante questo, in molti se ne sono andati, abbandonando Kiev e dintorni per trovare rifugio nei Paesi limitrofi.
L’esercito ucraino però, negli ultimi tempi, ha subìto grosse perdite nel cercare di combattere contro l’assalto dei russi che prosegue incondizionato ormai da più di due anni. Per questo l’Ucraina sta studiando nuovi metodi per reclutare nuovi soldati e rinforzare il proprio esercito, come spiega Il Post. Proprio in questa ottica ha abbassato il limite di età per essere reclutati da 27 a 25 anni. Ha inoltre sospeso i servizi consolari per gli uomini in età militare che vivono all’estero. Adesso Zelensky dovrebbe trovare anche il sostegno di Paesi come Lituania e Polonia, che si sono schierati al suo fianco nella missione del rafforzamento dell’esercito.
Così Lituania e Polonia rimpatrieranno gli ucraini
Lituania e Polonia sono diventate, negli ultimi due anni, la principale destinazione di molti ucraini che hanno lasciato il Paese. I ministri della Difesa delle due Nazioni, ora, hanno spiegato di avere intenzione di aiutare Zelensky nel rafforzare l’esercito, rispedendo nel loro luogo d’origine le persone che sono fuggite dal 2022 in poi. I due politici, come sottolinea Il Post, non hanno dato molti dettagli sull’operazione che permetterebbe all’Ucraina di veder rimpatriati i propri cittadini.
Władysław Kosiniak-Kamysz, ministro della Difesa polacco, ha affermato che “i cittadini ucraini hanno degli obblighi nei confronti dello Stato”: per questo ha spiegato che non rinnoverà i permessi necessari per restare in Polonia agli ucraini di sesso maschile e età da combattimento. Inoltre, il ministro non ha escluso l’ipotesi di un rimpatrio forzato di quanti non vorranno rientrare in Ucraina. Il ministro della Difesa lituano Laurynas Kasčiūnas ha invece escluso una misura di forza ma ha spiegato che sta valutando altri modi per scoraggiare il loro soggiorno all’estero: potrebbe introdurre limitazioni ai permessi di lavoro e all’accesso ai servizi pubblici.