Il mondo del giornalismo è in lutto per la scomparsa di Livia Giustolisi, storica giornalista Rai che per 30 anni ha lavorato presso la tv di stato ricoprendo numerosi ruoli, facendo anche parte dell’ufficio stampa dell’azienda. Livia Giustolisi, classe 1951, ha iniziato la sua carriera sulla carta stampata, prima a Repubblica e poi a Epoca, prima di entrare in Rai che è diventata a tutti gli effetti la sua casa professionale. La giornalista è stata per anni l’anima del prestigioso premioGiustizia e Libertà” dedicato al padre Franco, firma storica del giornalismo d’inchiesta, ex Paese Sera, L’Ora di Palermo, Il Giorno, Tv7 e L’EspressoOltre al premio per le migliori inchieste che era nato nel 2015 con il patrocinio del Senato in collaborazione con il comune di Sant’Anna di Stazzema (Franco Giustolisi ha infatti scritto un importantissimo saggio sulle stragi naziste in Italia), nel 2016 è stato fondato anche l’Archivio Franco Giustolisi-Onlus. Il motore di tutte queste iniziative era proprio Livia, che si è però dovuta arrendere al Covid a 69 anni.



LIVIA GIUSTOLISI, IL RICORDO DEL SENATO

Ha lasciato sgomenti l’improvvisa scomparsa di Livia Giustolisi, con la giornalista Rai morta a causa del Covid, per il quale era stata ricoverata pochi giorni fa pur non soffrendo di altri problemi di salute. Il peggioramento delle sue condizioni è stato però repentino, confermando le terribili conseguenze di un virus che nelle sue forme più gravi non riesce ancora ad essere controllato. A ricordare la figura della giornalista è arrivato nella tarda serata di martedì il messaggio della vicepresidente del Senato, Anna Rossomando: “Livia Giustolisi era una giornalista appassionata, animatrice del premio dedicato al padre Franco. Perdiamo una professionista straordinaria che ho avuto modo di conoscere in questi anni. Rimane un patrimonio di giornalismo di grande importanza frutto del suo lavoro e della sua tenacia”.

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