La statua di Bud Spencer è diventata un caso a Livorno. L’opera realizzata dal maestro Fabrizio Galli, voluta dall’ex sindaco Filippo Nogarin (M5s), è considerata abusiva dal successore, Luca Salvetti, che quindi ne ha disposto la rimozione. Allora si è fatta avanti Napoli: a portare avanti la “battaglia” è il consigliere Verde della Regione Campania Francesco Borrelli con il conduttore radiofonico Gianni Simioli. Poche settimane fa sindaco e assessore hanno incontrato Galli in municipio, proponendogli di tenere la statua, ma a titolo gratuito e collocandola in un altro posto, non sul controviale Italia, peraltro uno dei luoghi simbolo della città. L’artista si è rifiutato e oggi è intervenuto a Pomeriggio 5, dove ha raccolto una proposta da Roberto Alessi, provocatoria sì, ma senza dubbio interessante.



Il direttore di Novella 2000 e direttore editoriale di Visto, infatti, gli ha chiesto innanzitutto uno “sconto” per agevolare la sua collocazione. «Non voglio donarla, ha un suo valore, di 10mila euro. Ma questo è un discorso che può essere affrontato parlandone», aveva infatti dichiarato in collegamento Fabrizio Galli.



STATUA DI BUD SPENCER, LA PROPOSTA DI ROBERTO ALESSI

«Veniamoci incontro», ha allora esordito Roberto Alessi a Pomeriggio 5. Poi la sua proposta: «Facciamo una sorta di colletta pubblica per 5mila euro, va bene?». Quando in studio gli hanno fatto notare che aveva dimezzato l’importo, ha spiegato che si aspetta ovviamente uno sconto dall’artista, il quale dal canto suo ha replicato: «Non si può fare un mercato di questo tipo. Bisogna dare onore a Bud Spencer e alla famiglia». Ma il giornalista non si è dato per vinto, quindi ha rilanciato con una proposta provocatoria sì, ma che Fabrizio Galli farebbe bene a prendere in considerazione.



«Da uomo di comunicazione le dico che se fa questa donazione alla città di Napoli diventerà talmente famoso – visto che Bud Spencer è un monumento della cultura popolare italiana – che le sue azioni cresceranno moltissimo e io le faccio da ufficio stampa per qualche mese gratis». L’artista saprà davvero dirgli no?