Liz Truss, premier del Regno Unito, ha licenziato il suo ministro del Tesoro, Kwasi Kwarteng, dopo aver dovuto inserire la retromarcia sui significativi tagli alle tasse precedentemente annunciati e ufficializzando, di conseguenza, il terremoto politico che sta colpendo la Gran Bretagna, tanto che, a poco più di un mese dalla sua nomina, sembra che la sua sopravvivenza politica abbia i giorni contati. Sarà Jeremy Hunt a prendere il posto di Kwarteng, per il cui allontanamento dall’esecutivo si è rivelata decisiva la mini-finanziaria di cui era stato artefice per promettere il taglio delle tasse: una misura che era stata bocciata dai mercati senza appello.



Come ricostruito dal “Corriere della Sera”, a quel punto la Banca d’Inghilterra è stata costretta a “un intervento d’emergenza per sostenere i titoli di Stato britannici, i cui rendimenti erano schizzati a un livello superiore di quelli di Italia e Grecia, tanto che l’istituto centrale aveva paventato un rischio materiale per la stabilità finanziaria del Regno Unito”. Liz Truss, a proposito di ciò, ha dichiarato alla stampa: “È un momento difficile, ma passeremo la tempesta”.



LIZ TRUSS LICENZIA MINISTRO DEL TESORO, MA È IN BILICO: “TICKET” SUNAK-MORDAUNT PER SOSTITUIRLA?

Dopo il fallimento della rivoluzione fiscale ripetutamente ventilata da Liz Truss nelle scorse settimane, la sua autorità politica pare quasi essere decaduta, tanto che nel partito conservatore sarebbero addirittura già stati avviati i primi discorsi pe la sua successione e, secondo quanto rilevato dall'”Economist”, la premier potrebbe avere davanti a sé un limitato arco temporale per salvarsi, pari a 17 giorni, di fatto due settimane e mezza.

A rimpiazzarla, nel caso potrebbe essere, come scrive ancora il “CorSera”, un ticket formato da Rishi Sunak e Penny Mordaunt, ossia i due suoi maggiori sfidanti nella corsa alla leadership. Sarebbe il quarto cambio di premier a Londra in poco più di sei anni”. Uno scenario che al momento è solamente una delle ipotesi sul tavolo, ma che, col passare delle ore, potrebbe davvero prendere quota e materializzarsi nel mondo politico britannico. L’alternativa è quella delle elezioni anticipate.