Il telefono personale di Liz Truss è stato hackerato dalle spie del Cremlino. Lo rivela Mail on Sunday, secondo cui gli agenti russi potrebbero aver avuto accesso a scambi di informazioni top secret e ascoltato le conversazioni private con Kwasi Kwarteng, il suo principale alleato politico. Si ritiene che le cyber-spie russe abbiano avuto accesso anche a scambi top secret anche con partner internazionali chiave. Una fonte ha aggiunto che il telefono era stato così pesantemente compromesso che è stato messo in una cassaforte chiusa a chiave all’interno di una sede governativa sicura. La scoperta è stata fatta in estate, durante la campagna per la leadership Tory, quando Liz Truss era ministro degli Esteri.



I dettagli però sono stati sottaciuti da Boris Johnson, che all’epoca era primo ministro, e dal Segretario di Gabinetto Simon Case. Secondo quanto appreso dal giornale britannico, i messaggi caduti nelle mani della Russia includevano critiche che Liz Truss e il suo futuro cancelliere avevano rivolto a Boris Johnson, col rischio potenziale di ricatto. Le fonti riferiscono anche che sono stati scaricati messaggi fino a un anno. Ma si ritiene anche che vi siano state discussioni molto delicate con altri ministri degli Esteri internazionali sulla guerra in Ucraina, anche quelle sulle spedizioni di armi.



“TELEFONO LIZ TRUSS HACKERATO? UN PANDEMONIO…”

Questo incidente sorprendente, rivelato da fonti della sicurezza, spiega perché Liz Truss sia stata costretta a cambiare il numero di cellulare che aveva usato per oltre un decennio proprio poco prima di diventare primo ministro. Quella mossa aveva creato peraltro ansia tra ministri e consiglieri del Gabinetto, visto che improvvisamente non riuscivano a contattarla. Una fonte a conoscenza della vicenda del telefono hackerato ha spiegato al Mail on Sunday che questa violazione di sicurezza da parte delle spie russe «ha causato un pandemonio assoluto, Boris è stato informato immediatamente, ed è stato concordato con il Segretario di Gabinetto che ci sarebbe stato un blackout totale delle notizie». La spiegazione è semplice: «Non è una bella immagine per i servizi segreti se il telefono del ministro degli Esteri può essere saccheggiato così facilmente per trovare messaggi personali imbarazzanti da agenti che si presume lavorino per la Russia di Vladimir Putin». Alleati di Liz Truss hanno spiegato che era così preoccupata che la notizia trapelasse al punto tale che temeva di non poter poi rivendicare la premiership, aggiungendo che ha avuto anche problemi a dormire fino a quando Case non ha imposto il blackout delle notizie.



GRAN BRETAGNA, CHIESTA INDAGINE SU HACKERAGGIO

Un portavoce del governo britannico ha dichiarato al Mail on Sunday riguardo la notizia del telefono di Liz Truss hackerato: «Non commentiamo le disposizioni di sicurezza dei singoli. Il governo dispone di solidi sistemi per proteggersi dalle minacce informatiche. Ciò include regolari briefing sulla sicurezza per i ministri e consigli sulla protezione dei loro dati personali». La laburista Yvette Cooper, che si occupa di sicurezza interna, ha commentato: «È un fatto estremamente grave, che dimostra la gravità delle minacce da parte di Paesi che vorrebbero danneggiarci e il motivo per cui la sicurezza informatica deve essere presa molto sul serio da tutti i membri del Governo. Dobbiamo sapere che il Governo riconosce la gravità di questa situazione». I deputati dell’opposizione britannica hanno, quindi, chiesto un’indagine dopo aver appreso la notizia. Un’altra fonte di sicurezza ha dichiarato: «Ci vuole un po’ di tempo per capire chi c’è dietro ad attacchi come questi, ma la Russia tende ad essere in cima alla lista». Il Mail on Sunday rivela anche che negli ultimi giorni della sua presidenza, la Liz Truss sarebbe stata ossessionata dalle previsioni del tempo nel caso in cui la Russia avesse dispiegato un ordigno nucleare in Ucraina o nelle sue vicinanze, preoccupata di una possibile nube radioattiva diretta verso il Regno Unito.