Fra le persone colpite dal coronavirus, anche chi da circa tre mesi a questa parte sta cercando di combatterlo, leggasi il dottor Franco Carnesalli, Clinical Manager e Consulente Pneumologo presso l’Istituto Auxologico di Milano. Fortunatamente il covid lo ha colpito in maniera leggera ed è guarito, ma ci sono pazienti in cui il coronavirus provoca dei danni quasi irreparabili: “Parlando di polmoni – racconta al quotidiano Il Giornale – particolarmente sensibile è la mucosa dei bronchi, dove spesso Covid si attacca provocando una reazione infiammatoria comune anche ad altri virus respiratori ma in questo caso molto più cospicua. L’entità della reazione infiammatoria può dar luogo a forme leggere di bronchite o broncopolminiti senza particolari complicanze respiratorie, oppure può portare a broncopolmoniti interstiziali, che colpiscono i “muri” dell’albero respiratorio“. Carnesalli non sposa la teoria secondo cui il covid-19 colpisce solamente le persone anziane: “Il virus può colpire tutti: i bambini lo portano ma non lo diffondono, dai giovani in su tutti possono essere colpiti”.
CARNESALLI: “IL COVID SI PUO’ CURARE IN MANIERA DIFFERENTE”
Vero anche che le forme di infezioni possono essere differenti: “Quello che conta è come lo si prende, sono morti anche 30enni, quindi non è soltanto un fattore d’età. Alcune fasce più a rischio possono essere costituite da portatori di handicap, epilettici, chi ha avuto la poliomelite. Sono un po’ più fragili e potrebbero avere dei danni imporanti così come per chi è anziano, non si intende soltanto chi è avanti con gli anni ma anche il 60enne fumatore da tanti anni. Ma anche chi mangia male, chi ha un lavoro pesante perché hanno un fisico indebolito da altri fattori”. La terapia varia a seconda della gravità del caso, e in quelli più leggeri che hanno sintomi lievi come ad esempio febbre, mal di testa e tosse, vengono utilizzati tachipirina e paracetamolo. “Nei casi più gravi, si può usare l’idrossiclorochina, un importante antifiammatorio reumatico che sembra aver anche effetti antivirali”. Carnesalli mette però in guardia sull’utilizzo di questo farmaco, che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha spiegato di usare da una decina di giorni a questa parte: “Bisogna stare attenti, però, perché potrebbe avere implicazioni sul cuore e va monitorato con una certa attenzione”.