Jacob Chansley, 35enne cittadino degli Stati Uniti meglio conosciuto come lo “sciamano di Qanon”, sarebbe pronto a candidarsi al congresso federale americano. Come sottolineato dai colleghi dell’agenzia Ansa, il suo nome salì alla ribalta delle cronache divenendo famoso in tutto il mondo il 6 gennaio di due anni fa, nel 2021, quando si verificò il noto assalto a Capitol Hill. All’epoca i seguaci di Donald Trump non condivisero l’elezione di Joe Biden di conseguenza manifestarono apertamente facendo irruzione negli uffici pubblici.
Ora lo sciamano sembrerebbe intenzionato a candidarsi al congresso statale dell’Arizona, così come riferito dal quotidiano “Arizona Republic”. Chansley vorrebbe presentarsi come libertario presso l’ottavo distretto congressuale dello stato in vista delle elezioni che si terranno il prossimo anno e che di questi tempi avranno già decretato il nome del nuovo presidente degli Stati Uniti. Secondo quanto riporta ancora il quotidiano americano, il 35enne avrebbe già depositato una dichiarazione di interesse firmata presso l’ufficio del segretario di Stato dell’Arizona.
LO SCIAMANO DI CAPITAL HILL SI CANDIDA AL CONGRESSO: ERA STATO CONDANNATO A 41 MESI
Nel contempo Debbie Lesko, la deputata che rappresenta al momento l’ottavo distretto, ha fatto sapere che non si ricandiderà, di conseguenza il posto sarà vacante. Chansley si presentò al congresso a petto nudo con addosso una pelliccia e un copricapo con corna di bisonte, mentre il volto era dipinto.
Per la sua partecipazione a quelle sommosse, nonostante Trump lo abbia sempre difeso, il 35enne era stato condannato a 41 mesi di prigione, poi scagionato dopo 27 anche per via di alcune registrazioni video da cui si evinceva chiaramente come lo sciamano non fosse entrato nel Congresso in maniera violenta, ma vi era entrato semplicemente presentandosi alla porta d’ingresso per poi essere scortato nell’edificio dagli agenti di polizia, mentre centinaia di sostenitori dell’ex presidente stavano facendo irruzione. Da segnalare che la costituzione degli Stati Uniti non vieta ai condannati di candidarsi al Congresso, ma la legge dell’Arizona proibisce il voto prima di aver scontato la condanna in pieno.